Troina. I carabinieri avevano sequestrato delle munizioni, una targa di cui era stato dichiarato lo smarrimento e un’ingente somma di denaro, oltre 50 mila euro in contanti, che si trovavano in un casolare di campagna. Ma adesso il Tribunale di Enna ha dissequestrato tutto, accogliendo il ricorso dell’avvocato Eliana Maccarrone, per “difetto di motivazione”.
La perquisizione era scattata a novembre in una contrada di Troina, nella proprietà di due uomini, padre e figlio, per il sospetto che potessero detenere armi o munizioni. Ed effettivamente furono trovate delle cartucce per fucili calibro dodici e calibro sedici a pallini. Poi furono rinvenuti il denaro e la targa. Il sequestro fu convalidato dal giudice, ma non sarebbe stato chiarito il motivo per cui dovessero essere sequestrati pure i soldi, considerato che non risulterebbero il provento di un reato. Per questo il Tribunale collegiale di Enna, presieduto dal giudice Francesco Paolo Pitarresi e composto dai giudici Giuseppe Noto e Daniela Sedia, ha annullato la convalida, accogliendo le ragioni del ricorso.  Così è stato disposto il dissequestro e la restituzione di tutto, annullando la convalida per difetto di motivazione.