Anche il Pd provinciale chiede di rendere l’ospedale di Leonforte un punto di riferimento per le popolazioni del comprensorio diventato ormai un focolaio acclarato; e di potenziare i posti in terapia intensiva nei quattro ospedali della provincia. “Non c’è tempo da perdere – scrive in una nota il segretario provinciale Vittorio Di Gangi, che ha indirizzato una lettera al presidente della Regione, all’assessore regionale Razza, ai direttori generale e provinciale dell’Asp e al Prefetto – il contagio da Coronavirus è arrivato anche nella nostra comunità. Il grido d’allarme lanciato da alcuni sindaci della provincia merita attenzione. L’aumento dei contagi avvenuti nei comuni di Assoro Leonforte, Agira e Troina deve essere immediatamente circoscritto e disposta ogni misura per garantire l’incolumità della popolazione. Fa riflettere il fatto che, come afferma il Sindaco di Assoro, ci siano persone ricoverate da martedì (e quelle poste in quarantena) che ancora attendono i tamponi”.
“Lo Statuto Siciliano dà al Presidente della Regione poteri eccezionali. Questo è il momento di usarli: oltre ad inviare le forze armate per far rispettare i divieti di spostamento delle persone, deve attrezzare e potenziare, in tempi brevissimi, l’Ospedale Ferro-Branciforti-Capra di Leonforte affinché diventi il punto di riferimento per le popolazioni di quel comprensorio, diventato, nostro malgrado, un focolaio acclarato”.
“Col sindaco di Gagliano abbiamo verificato la disponibilità di aziende manifatturiere locali alla produzione di mascherine. Il presidente della Regione si attivi a disporre l’immediata produzione del materiale occorrente. È imperativo garantire la protezione di tutti gli operatori sanitari, medici, infermieri, volontari, affinché si evitino contagi. Siamo in guerra e non possiamo combattere senza armi o con armi spuntate. Doveroso e sentito è il ringraziamento agli operatori sanitari, ai volontari che sono in prima linea a combattere questo nemico invisibile, a tutti quei lavoratori che quotidianamente sono impegnati a garantire servizi fondamentali ma alla Direzione Sanitaria provinciale chiediamo di essere più presente e tempestiva nel monitoraggio dei contagiati in quei comuni dove maggiore è la necessità in queste ore”.
“Leggiamo di trasferimenti di reparti dall’Ospedale Umberto I di Enna al Chiello di Piazza Armerina per rendere liberi circa 180 posti per l’emergenza COVID-19, ma con un esiguo numero di respiratori che deve essere aumentato. Si attivino e potenzino i posti di terapia intensiva nei quattro ospedali della provincia di Enna per garantire il diritto alla salute di tutti. Ringraziamo quei Sindaci che oggi sono in prima linea nei propri comuni per gestire l’emergenza con tempestività e responsabilità. Chiediamo ad ogni Sindaco di gestire in prima persona questo momento delicato ed unico. Non si può delegare a nessun altro la salute dei propri concittadini. Noi restiamo a casa perché è l’unica cosa che possiamo fare ma chi ha il compito e il dovere di organizzare e garantire i servizi lo faccia senza ulteriori indugi; così facendo ci avrà al proprio fianco”.