di Emanuele Parisi

I frutti della chiacchierata con il leonfortese Fabio D’Angelo, dall’11 marzo in isolamento nel reparto di Malattie Infettive dell’Umberto I di Enna. Fabio, 53 anni, è risultato positivo al coronavirus ma è ora in netta fase di miglioramento.
Ciao Fabio, come va? “Grazie a Dio, bene, adesso molto bene. E’ stato bello sapere dai sanitari che sono fuori pericolo”.
La tua esperienza, come quella di tanti altri casi, ci insegna che il virus è superabile… “Sì, è superabile ma magari per chi come me gode di buona salute, perchè c’è gente con patologie che rischia tanto, questo virus va preso sul serio, non è una passeggiata, bisogna stare a casa, meglio essere più prudenti oggi ma poi uscirne meglio domani”.
Raccontaci alcune sensazioni vissute in questi giorni…. “Inizialmente sapevo che la mia vita fosse in pericolo, ho temuto molto quando, attendendo l’arrivo dell’ambulanza, ero in forte crisi respiratoria, ci sono stati momenti difficili, mi sentivo sospeso tra la vita e la morte. Adesso, dopo intense preghiere, va decisamente meglio. Mi premevano prima di tutto la vita e la salute delle persone che avrei potuto contagiare a mia insaputa. Questa è stata la mia prima preghiera, l’unica direi”.
Sei un uomo molto religioso, hai pregato tanto in questi giorni… “Ho unito le mie sofferenze a quelle di Gesù. Siamo in quaresima e la mia quaresima è ed è stata questa. Non sapevo cosa mi avrebbe aspettato, quanto ancora avrei potuto vivere ma l’unione con Gesù era l’unica cosa che potevo fare. Consiglio vivamente di restare a casa e pregare”.
La situazione di Leonforte ti preoccupa? A Leonforte ormai c’è un focolaio ma non abbiate paura e confidate in Maria. Il male si può prevenire stando a casa, essendo prudenti. Ma se dovesse arrivare con sintomi, bisogna lottare per la vita, perché la vita è bella e vale la pena viverla”.
Cosa ti senti di dire alla gente dopo questa esperienza? “Torniamo a vivere come i bambini dandoci in famiglia un bacio, una carezza, un abbraccio. Abbiamo vergogna di fare queste cose da adulti ma sforziamoci a riallacciare i rapporti umani, a esternare i veri sentimenti di amore e di affetto, perché li si nasconde Gesù”.