Leonforte. “Portare qui pazienti in via di guarigione dal Covid 19? Per me dovrebbe essere Covid al 200 per cento”. La pensa così Fabio D’Angelo, il primo leonfortese risultato positivo al Covid-19. Vittima di una campagna d’odio senza precedenti nella città di Leonforte, Fabio ha affidato il suo pensiero a un post su Facebook; e poi ci ha contattato. “Dopo le ennesime dicerie su di me, mi ero riproposto il silenzio che è durato 24 ore”, racconta Fabio. Va detto che le notizie che circolano in queste ore sembrerebbero andare verso un’altra direzione, ovvero verso la conversione temporanea dell’ospedale Umberto I di Enna “covid center”.
Ma D’Angelo la vede diversamente. “Non esistono ospedali di serie A e quelli di serie B – afferma -. Accettare che Leonforte diventi un grosso reparto di serie B è inaudito. Leonforte deve essere Covid al 200%. Ospedale vero che segue i pazienti dal ricovero alle dimissioni. Per mille motivi. Il primo è che Agira in tutta la Sicilia è zona rossa, assieme a Salemi e fa parte del comprensorio del glorioso ospedale di Leonforte. Il secondo che non si possono più far fare ore di ambulanza a noi poveri ammalati, per di più solo quando abbiamo la crisi respiratoria, cioè quando stiamo per morire. Terzo io non mi muovo da qui, non sono carne da macello, ho dato già quello che dovevo dare, cioè ho rischiato la mia vita. E ora ho tutto il diritto di attraversare il mio periodo di convalescenza in sacro e santa serenità come i miei compagni di sventura, qui dove sono.  Non permetto a nessuno di spostarmi se non solamente quando ne dovessi avere bisogno in caso di crisi che necessiterebbe la rianimazione. Io esco vivo da questo ospedale o esco morto. Ormai sono qui e qui resto”.
“Non siamo dei pacchi da spostare lungo la provincia, sia i nuovi ammalati che i vecchi. Basta con la sanità del profitto e ragionieristica, siamo in emergenza, assumete personale medico se ce ne fosse bisogno ed aprite un reparto Covid a Leonforte immediatamente. Lo ripeto io non mi muovo da qui, Dio vi benedica, Fabio”.