di Josè Trovato 

La Procura di Enna ha aperto un’indagine conoscitiva a seguito di varie segnalazioni che evidenziano presunti ritardi o inefficienze nella gestione dell’emergenza coronavirus in provincia. La lente d’ingrandimento del pool diretto dal procuratore Massimo Palmeri si concentra soprattutto sugli ospedali, sull’approccio ai pazienti e sui tempi relativi della somministrazione dei tamponi, da cui è possibile accertare la positività o meno del paziente al cosiddetto Covid-19. L’indagine non contiene indagati né ipotesi di reato, tanto più che tra gli obiettivi degli investigatori c’è anche quello di comprendere se medici e paramedici siano stati messi in condizione di operare in assoluta sicurezza, in possesso dunque di tutti i dispositivi di protezione individuale previsti in questi casi.
Sul tavolo della magistratura requirente ennese, da quanto trapelato, vi sarebbero già almeno due segnalazioni; mentre una terza sarebbe giunta indirettamente stamattina, inducendo il capo dell’ufficio a disporre accertamenti.
Il fascicolo, va sottolineato, è diverso e indipendente dal caso che si è verificato nei giorni scorsi a Piazza Armerina, dove ha perso la vita una signora proveniente da Enna, risultata post mortem positiva al coronavirus. Riguardo a quest’ultimo episodio, da quanto trapela, la Procura ha disposto l’acquisizione della cartella clinica.