di Josè Trovato

Leonforte. E’ un caso il trasferimento dei pazienti Covid in via di guarigione dall’ospedale Umberto I all’edificio per la fisioterapia e la riabilitazione che si trova accanto al Ferro Branciforti Capra. Ad accendere la miccia di una situazione esplosiva è stato un video diffuso ieri sera attraverso whatsapp, che riprendeva crepe nei muri e tratti di inadeguatezza della struttura; tanto da indurre l’Asp a correre ai ripari. Ora la direzione annuncia che in giornata i pazienti saranno trasferiti in un’ala dell’ospedale, in sicurezza, con percorsi dedicati e senza far correre alcun rischio al personale e ai pazienti.
Tra i primi a denunciare la situazione, ieri sera, è stato il sindaco di Assoro Antonio Licciardo, che ha riferito delle segnalazioni ricevute da suoi concittadini trasferiti a Leonforte, all’ex riabilitazione. “La situazione di sicurezza, di igiene, di struttura è semplicemente vergognosa. Si vedono stanze con evidenti crepe sui muri, corridoi sporchi, condizionatori che non funzionano, mi riferiscono di operai ancora a lavoro la sera con i malati che sono già dentro e domani ne verranno trasferite altre. Se vogliono continuare a scherzare non lo facciano sulla pelle dei cittadini che già hanno sofferto. Secondo voi è normale? Se l’Asp voleva trasferire le persone a Leonforte invece di fare il covid come noi avevamo chiesto, comunque aveva l’obbligo di organizzare prima il tutto. Non penso che si possa passare da un centro organizzato come Umberto I al un reparto di ex riabilitazione che non è neanche interno all’ospedale. Siamo al terzo mondo”.
A stretto giro sul tema è intervenuto il sindaco di Leonforte Carmelo Barbera, che ha rincarato la dose: “Buonsenso vuole che i trasferimenti dei pazienti vadano fatti dopo aver terminato i lavori di adeguamento. E invece tutto accade in modo assolutamente non consono ai criteri di sicurezza. Perché? Mi chiedo. Entro poche ore è necessario che l’Asp risolva il grave problema. In caso contrario ci determineremo di conseguenza”.
Dichiara il direttore sanitario dell’Asp di Enna Emanuele Cassarà: “Sono stato stamattina personalmente assieme al nostro direttore generale a visionare i locali, che tra l’altro avevano già avuto degli ospiti ricoverati in fisioterapia fino a qualche giorno fa. Non eravamo informati dello stato dei locali e ci siamo accorti che effettivamente qualcosa non va. Per questo stiamo provvedendo a trasferirli in un’altra parte dell’ospedale di Leonforte, un’altra  zona isolata. Si è studiato un percorso dedicato, affinché non ci sia il rischio di entrare in contatto con gli altri malati. Abbiamo studiato un ingresso separato, ascensori separati, percorsi separati, per garantire sia gli operatori che i degenti. Inoltre bisogna considerare che si tratta di persone clinicamente guarite, con una carica virologica minima e pericolo di contagio veramente minimo”.
Una soluzione che sembra soddisfare, “ad oggi”, il sindaco Barbera, il quale sottolinea di aver partecipato al sopralluogo con la direzione dell’Asp, assieme all’assessore Federico Pioppo e al dottore Salvo Campione. “E ci siamo resi conto che i trasferimenti dei pazienti sono stati fatti in fretta e furia e con errori grossolani – afferma Barbera -. Il reparto non era consono, abbiamo quindi insistito perchè da lì si portassero fuori e poi abbiamo trovato una soluzione, assieme alla Direzione, con lo spirito di solidarietà che è profondamente radicato della nostra comunità”.
“Sono percorsi studiati, perchè rispondano assolutamente a criteri di più totale sicurezza, li abbiamo concordati e in parte suggeriti come amministrazione alla direzione, in modo da poter tenere separato questo reparto con tutte le cautele del caso individuando percorsi di vestizione differenti, tre aree di decontaminazione, senza che vi sia alcun tipo di contatto con gli altri reparti e gli altri pazienti. Nessun contatto, dunque, con la Medicina, che è l’unica totalmente funzionante in provincia e che sta continuando, nonostante il periodo particolare, a dare cura a pazienti affetti da altre malattie. Per questo ringrazio i medici del nostro ospedale, l’assessore Pioppo e il dottore Campione: grazie al nostro intervento si è evitato di complicare la situazione e si è trovata una soluzione che ad oggi è la migliore”.