di Emanuele Parisi

Agira. Ottomila abitanti e quasi lo 0,5% di #incidenza sulla popolazione fin qui (in Sicilia è lo 0,04, addirittura uno zero in più, in provincia di Enna meno dello 0,2, in Lombardia lo 0,5, nelle città più colpite si aggira attorno all’1%). A differenza degli altri Comuni, ad #Agira il #virus è ben più #diffuso tra la popolazione e i #collegamenti tra i pazienti risultati fin qui #positivi e i #focolai “accertati” #non sono tutti ben #chiari. L’indagine epidemiologica appare alquanto complicata e anche per queste ragioni è in programma oggi un vertice istituzionale per definire il programma di interventi.
Il sindaco, Maria Greco, il direttore sanitario, Cassarà e l’equipe medico – infermieristica diretta dall’ex Capo Dipartimento Igiene e Sanità, Stella, a confronto per provare a muovere i passi necessari per contenere il più possibile il diffondersi del virus, che ha già fatto registrare questi numeri:
– 36 positività ufficiali (tutte relative a pazienti ricoverati più di una settimana fa) e 4 deceduti accertati;
– altri 4 deceduti all’Umberto I da inizio emergenza ma senza ancora il perchè ufficiale del decesso;
– quasi una decina di pazienti ricoverati in attesa di esito;
– una cinquantina di tamponi effettuati a chi è stato fin qui in quarantena, alcuni dei quali, secondo indiscrezioni, risultati positivi.
“Siamo stati dichiarati zona rossa, abbiamo numeri più alti e preoccupanti rispetto al resto della Sicilia e la necessità di urgenti garanzie, – afferma il sindaco, Maria Greco – appare necessario mappare la diffusione del contagio ed effettuare più tamponi possibili, ne ho richiesti 7 mila con i relativi reagenti, se non sarà possibile agire in questo modo, propongo di farlo con i test rapidi ma abbiamo la necessità di appurare in breve tempo la diffusione del virus per isolare le positività e frenare il contagio. Ringrazio Regione, Prefettura e Asp per le attenzioni manifestate. In attesa di un urgente intervento richiesto, la nostra unica forma di autotutela è quella di stare a casa e rispettare le regole nel rispetto di tutta la comunità”. Il direttore sanitario, Cassarà, ha garantito nei giorni scorsi un’attenzione massima da parte della direzione dell’Asp verso i Comuni più colpiti, tra cui Agira, dichiarando “Sono le nostre priorità attuali”, ed oggi sarà in paese proprio per concordare gli interventi da adottare.