di Josè Trovato

Leonforte. Il Gip di Enna Luisa Maria Bruno ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari per Salvatore Loritto, il trentaduenne arrestato dalla polizia, la settimana scorsa, per ricettazione, dopo che nella sua campagna è stata rinvenuta parte della refurtiva sottratta in alcune case rurali del circondario.
Loritto è il giovane che poi, dopo aver capito che la polizia lo avrebbe arrestato, si sarebbe messo a sputare verso gli agenti, incurante di quanto un simile gesto, già spregevole in senso assoluto, possa rivelarsi aberrante nel pieno di un’emergenza sanitaria come quella che l’umanità intera sta vivendo per gli effetti del Coronavirus. Ad ogni modo il Gip, al termine dell’udienza, ha accolto la richiesta del difensore di Loritto, l’avvocato Vittorio Censabella, e gli ha concesso la misura alternativa, facendo sì che la sua custodia cautelare potesse proseguire in campagna.
L’udienza si è svolta al Tribunale di Enna. L’inchiesta, di cui è titolare il magistrato di turno al momento dell’arresto, il sostituto procuratore Daniela Rapisarda, intanto prosegue. Le accuse a carico del giovane sono numerose e vanno dal porto abusivo di un coltello, alla detenzione illegale di munizionamento, ricettazione, oltraggio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. L’arresto, si ricorda, è stato effettuato dagli agenti del Commissariato di Leonforte, diretti da commissario capo Alessio Puglisi, che nei giorni scorsi hanno raccolto numerose denunce di furto di attrezzi agricoli.
Dopo un’attenta attività investigativa, la polizia ha concentrato la propria lente d’ingrandimento su Loritto, ipotizzando che fosse coinvolto nei furti. Questa in realtà è solamente un’ipotesi, dato che i furti sono cosa diversa dalla ricettazione. Così è scattata la perquisizione nella sua campagna, che si è conclusa con l’arresto. Nella camera da letto, sono state rinvenute 3 cartucce d’arma da fuoco; e addosso all’arrestato, nella tasca dei pantaloni, un coltello con lama di 8 centimetri. Nelle pertinenze dell’abitazione è stato inoltre rinvenuto un considerevole numero di attrezzi agricoli che risultavano di provenienza furtiva e di cui l’arrestato non avrebbe saputo spiegarne la provenienza.
L’arma e il munizionamento sono stati posti sotto sequestro, così come gli attrezzi agricoli, per verificare a chi siano stati asportati al fine della restituzione ai legittimi proprietari.