di Mario Antonio Pagaria
In questo periodo, forse strumentalizzando la tragedia Covid 19, circolano molte voci ed indiscrezioni provenienti da diverse fonti in merito alla gestione dell’emergenza Covid stessa e di un presunto definitivo depauperamento dell’ospedale di Enna a beneficio di altre realtà. Abbiamo ritenuto di intervistare il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale , dottore Francesco Iudica, il quale ha sostanzialmente smentito queste fake che soprattutto circolano sui social. Va detto per dovere di cronaca, che Iudica è stato ed è molto presente ad Enna, durante l’emergenza, non soltanto curandone gli aspetti di sua competenza, ma recandosi personalmente presso i reparti Covid e Pronto soccorso dell’ospedale di Enna per significare la solidarietà sua e dell’Istituzione che rappresenta nei confronti di malati e personale.
Qual è attualmente la situazione dei trasferimenti dei reparti dell’Umberto I presso il Chiello di Piazza Armerina se i trasferimenti medesimi sono definitivi o non lo sono?
Il modello organizzativo che ci siamo dati (durante l’emergenza del Covid ndr) prevede che ad Enna ci siano, soltanto, oltre ai ricoveri di ginecologia e cardiologia, i ricoveri Covid, per cui tutti gli altri debbono essere trasferiti a Piazza Armerina. Ad Enna non abbiamo più ammalati di altre patologie: se ad Enna al pronto soccorso, ad esempio arriva un paziente con un problema chirurgico, viene accompagnato a Piazza Armerina.
Quindi tutti i reparti sono trasferiti momentaneamente a Piazza Armerina?
Esattamente, assolutamente momentaneamente.
Dunque quando questa emergenza finirà e se finirà , considerato che l’ospedale di Enna è adibito a centro di cura Covid 19, cosa farete?
Tutto tornerà come prima.
Compresi i reparti di Nefrologia e Dermatologia?
Certamente Nefrologia. Su dermatologia dovremmo aprire un discorso ovvero non è detto che il reparto debba tornare ad Enna. Dermatologia a Piazza fa parte di un piano organizzativo di integrazione fra gli ospedali del territorio e per quanto mi riguarda nulla osta che il reparto possa rimanere a Piazza.il reparto di dermatologia non è né un regalo da fare a Piazza né un dispetto da fare ad Enna.
Dunque Iudica lascia mezza porta aperta al ritorno di Dermatologia ad Enna. Dobbiamo precisare che da nostre fonti abbiamo appreso che alcuni medici starebbero avendo problemi di adattamento logistico al Chiello e che pare starebbero subendo una sorta di ostruzionismo organizzativo da parte di qualcuno e ciò li starebbe compattando a chiedere pressoché unanimemente, anche attraverso i sindacati, un ritorno ad Enna. Ma nel caso in cui il reparto dovesse rimanere a Piazza, risulterebbe chiaro che la direzione aziendale dovrebbe lavorare per smussare queste presunte incomprensioni. Ma, come ha detto il dottore Iudica, per quanto riguarda questo reparto c’è ancora una discussione in corso e tutto è in divenire.
È vero, come dicono i rumor, che il reparto di biologia molecolare di Piazza Armerina si sarebbe rivelato parzialmente fallimentare?
No, non è assolutamente vero. Il laboratorio ha perfettamente funzionato finché ha avuto i reagenti perché il produttore li manda a singhiozzo e, pertanto, quando ci sono i reagenti il laboratorio, che è più che efficiente, lavorerà a pieno regime. Il laboratorio di Piazza rappresenta l’opportunità più importante perché se non lo utilizzassimo dovremmo utilizzare i laboratori esterni con i quali spendiamo 50 € per i tamponi Solo che per farli li abbiamo bisogno dei reagenti che in questo momento non ci sono (alla data dell’intervista ovvero il 20 aprile mattina ndr) ; può darsi che domani mattina ci siano e il problema sarà risolto. Quindi altro che fallimento, Il laboratorio di Puszzs rappresenta la risorsa più importante quindi è l’ esemplificazione della capacità dell’Azienda di affrontare l’emergenza.
Va precisato, che considerata, aggiungiamo noi, la situazione di provvisorietà, risulta opportuno che si utilizzi il laboratorio di Piazza, ma quando l’ospedale di Enna tornasse alla normalità con un reparto malattie infettive più ampio e una zona attrezzata a Covid sarebbe opportuno ed auspicabile che l’analisi dei tamponi venisse effettuata anche ad Enna.
Quindi sfata, come dicono fonti in nostro possesso , che l’ospedale di Enna, verrebbe progressivamente depauperato a beneficio di altre realtà?
Al momento la situazione rimarrà così com’è, quindi con tutti i reparti che l’Umberto I, ha sempre avuto, a meno che i sindaci non stabiliscano diversamente. A tal proposito, se si dovesse attuare, come è assai probabile, la facoltà di medicina della Kore oltre a quella già presente della Dunarea de Jos, l’ospedale di Enna sarebbe candidato a diventare Policlinico e si potrebbe anche sfruttare il “vecchio” fabbricato di Enna alta.
C’è in atto un ipotesi formulata da qualcuno in merito al fatto che il quinto e sesto piano, una volta rientrata e regimentata l’emergenza, possano essere entrambi adibiti a malattie infettive con apposita zona Covid, cosa ne pensa?
Noi avremo un reparto malattie infettive tutto adibito a malattie infettive comprendente tutto il sesto piano e non più metà, con reparto Covid e permarranno tutti gli altri reparti di sempre.
A proposito del CiSS di contrada Pollicarini a Pergusa cosa dichiara?
E’ una struttura che io proposi 15 anni fa come centro interprovinciale di riabilitazione. Adesso la Regione potrebbe stabilire diversamente.
I tempi?
Se la Regione eroga il finanziamento i lavori potrebbero essere appaltati urgentemente nell’ambito dell’emergenza Covid dalla Protezione Civile.