Leonforte. “Costruttori e ristoratori non dovranno pagare la Tosap per tutto l’anno 2020. Ma attenzione: non siamo affatto fuori dall’emergenza. In città sono stati pianificati servizi di controllo costante, di cui ringraziamo il commissariato di polizia e la stazione dei carabinieri, oltre al nostro comando di polizia municipale”. In un’intervista a tutto campo, il sindaco Carmelo Barbera parla di sicurezza, ma anche di traffico – replicando, pur non rispondendo in maniera diretta, anche al dibattito in corso sulle richieste di riapertura del corso Umberto – sanità e solidarietà.
Quali sono i temi in agenda, nelle vostre riunioni di giunta? “Dunque, ci siamo riuniti in giunta ieri. Abbiamo analizzato l’attuale situazione d’emergenza, fatto il punto della situazione e poi discusso alcune misure che potrebbero essere adottate per affrontare la cosiddetta “fase 2”, soprattutto per andare incontro a chi soffre e ha sofferto da un punto di vista strettamente economico”.
S’inizia a vedere la luce in fondo al tunnel? “Ecco, questo è importante sottolinearlo: non siamo assolutamente fuori dall’emergenza. Gli annunci fatti dai governi nazionale e regionale non aiutano in questo senso. Io non voglio entrare nel merito dei decreti e delle ordinanze, che non ci permettiamo di criticare. Tuttavia è evidente che certi annunci, per tempistica e modalità scelte, hanno ingenerato confusione nei cittadini”.
Cosa intende? “Intendo che i cittadini si convincono, sulla base di certe notizie, che sia possibile uscire da casa e che il peggio sia passato. Invece non è così: la curva del contagio non è in discesa, il pericolo di diffusione del virus è elevatissimo e non si può uscire da casa, se non per le ragioni tassativamente previste dalla legge”.
Per questo l’apparato di sicurezza e i vostri controlli proseguono? “Certamente, noi continueremo, attraverso la Polizia Municipale, di concerto con il commissariato di polizia e la stazione dei carabinieri, che stanno svolgendo un lavoro eccellente pur essendo tutti sotto organico, a svolgere i controlli necessari, anzi li intensificheremo per il tramite di due unità in più nel comando dei vigili. Inoltre per il 25 aprile e il 1 maggio abbiamo previsto gli stessi controlli e gli stessi posti i blocco già fatto in occasione di Pasqua e Pasquetta. L’attenzione è ancora altissima”.
Continua ad arrivare la richiesta di aprire il corso Umberto. Cosa risponde? “Guardi, non intendo replicare o entrare in polemica con nessuno, ma devo dire che la nostra posizione non è cambiata. La chiusura del corso Umberto, concordata sin dall’inizio con il commissariato e il comando dei vigili urbani, è una scelta volta a evitare gli assembramenti e a mantenere la distanza di sicurezza per i cittadini che frequentano gli esercizi commerciali lungo la nostra strada principale. Negozi che peraltro sono facilmente raggiungibili perché ci sono tanti posteggi disponibili nelle via adiacenti. Il divieto di transito inoltre agevola l’attività di controllo delle forze dell’ordine, che possono concentrare i loro sforzi nelle altre aree in cui è canalizzato il traffico. Se corso Umberto fosse riaperto, questo determinerebbe una concentrazione delle forze di polizia lungo questa strada, rendendo il loro lavoro più difficile di quanto già non sia adesso. Inoltre le dirò di più: si tratta di una misura di sicurezza, intrapresa con l’avallo della Prefettura, che sta dando ottimi frutti. Noi siamo attenti alle esigenze di tutti, ma la salute dei cittadini viene al primo posto”.
In riferimento a quello che ha detto all’inizio, la fase 2. Cosa avete discusso? “Abbiamo discusso il modo di andare incontro a categorie come ristoranti, pizzerie, imprese edili, per individuare qualche misura che potesse aiutarli. Una di queste riguarda l’abbattimento, anzi l’azzeramento, della Tosap, la tassa sul suolo pubblico, fino al 31 dicembre. Non pagheranno la tassa sul suolo pubblico né le imprese edili per i ponteggi né i bar, qualora fosse possibile, cosa che auspichiamo, tornare alla vita normale, dunque a uscire i tavoli fuori dai bar. E sarà così sino a fine anno”.
Sul piano delle iniziative di solidarietà, invece, quante famiglie sono state aiutate nell’emergenza? “Sono stati consegnati, ad altrettante famiglie, 414 buoni alimentari”.