di Cetty D’Angelo

L’amica geniale è una serie televisiva italo- statunitense creata da Saverio Costanzo ed è tratta dall’omonima serie di romanzi di Elena Ferrante. La prima stagione della fiction è stata trasmessa nel 2018, mentre “Storia del nuovo cognome”, la seconda stagione, è andata in onda in prima visione mondiale su Rai Uno dal 10 febbraio al 2 marzo 2020, riscuotendo uno straordinario successo di pubblico e critica.
La storia è quella di due bambine, Elena Greco e Raffaella Cerullo, che vivono in un rione di Napoli negli anni del dopo-guerra. A raccontarci il corso degli eventi è proprio Elena Greco, che, ormai sessantenne, decide di scrivere un romanzo in cui parla per la prima volta del loro passato. Elena (detta Lenù) e Raffaella (detta Lila), amiche fin dalle elementari, crescono in una realtà difficile: il rione vive nella povertà e nell’ignoranza e le stesse protagoniste provengono da famiglie molto umili, mentre gli unici personaggi più benestanti sono gli appartenenti alle famiglie camorriste che controllano il territorio, alle cui angherie è sottoposta l’intera popolazione. L’ambiente descritto, inoltre, è fortemente maschilista. I capofamiglia esercitano il controllo su mogli, sorelle e figlie, le quali hanno poca libertà di scelta e movimento. Per tali ragioni Lenù e Lila, pur essendo due studentesse esemplari, dovranno battersi per proseguire i propri studi alle medie. Ma, mentre Lenù riuscirà a frequentare le medie ed, in seguito, anche le superiori e l’università, tale opportunità sarà negata a Lila, duramente ostacolata dal padre.
Lenù e Lila con il passare del tempo diverranno sempre più unite, ma l’amicizia fra le due diverrà ambivalente, in quanto nascerà presto in Lenù un sentimento di invidia nei confronti di Lila, la quale sembrerà avere doti ed intelligenza fuori dal comune. Dal canto suo, Lila mal sopporterà il fatto che Lenù prosegui gli studi, mentre lei continuerà a studiare da autodidatta.
Le due bambine diverranno adolescenti, ma Lenù continuerà a nutrire un forte complesso di inferiorità nei confronti dell’amica, che presto le apparirà non solo più intelligente, ma anche più bella, affascinante e corteggiata di lei. Inoltre, mentre Lenù è timida e si sente fragile, Lila è forte e ribelle ed ha il coraggio di opporsi a ciò che ritiene ingiusto e agli stessi camorristi del rione. Lila non aderisce alle logiche maschiliste della realtà in cui vive, le rifiuta e le combatte, non ha paura di ribellarsi agli uomini e di sentirsi loro pari e si batte per ciò in cui crede. Nella seconda stagione, dopo essersi opposta al matrimonio con uno degli esponenti della famiglia di camorristi del rione, Lila sposerà un uomo che, presto, si rivelerà violento. La scena dello stupro di Lila durante la luna di miele e le scene di violenza quotidiana, che ella è costretta a subire, ben esemplificano la mentalità misogina del rione napoletano. Ma anche contro il marito violento Lila riuscirà in qualche modo a ribellarsi, rifiutandosi di subire le sue prevaricazioni passivamente.
Lenù darà il proprio supporto a Lila durante il suo difficile matrimonio, ma presto ad allontanarle sarà un ragazzo, Nino Sarratore, di cui Lenù è segretamente innamorata fin dalle elementari. I rapporti fra le due amiche si incrineranno ancora di più quando Lenù, finito il liceo, frequenterà la Normale di Pisa.
La fiction è un’ ottima riscrittura dei romanzi di Elena Ferrante ed è un bellissimo ritratto di un mondo che sembra quasi di poter toccare con mano: siamo immersi nella realtà e nella mentalità del rione napoletano e nelle vite di Lenù e Lila, attraverso l’uso esclusivo del napoletano in tutti i dialoghi, le ottime inquadrature e l’ impeccabile performance di tutti gli attori, massimamente quella di Margherita Mazzucco e Gaia Girace, che interpretano le due protagoniste.
L’amica geniale è la storia di due bambine cresciute in un contesto difficile, dove alle difficoltà della povertà provocata dalla guerra, si aggiungono le vessazioni della criminalità organizzata e un mentalità maschilista che rende le donne vittime di sempre nuove violenze. Le donne sono confinate al loro ruolo di mogli e madri, e non viene loro permesso di sviluppare le proprie abilità ed ambizioni. Contro tutto ciò Lila proverà a lottare, ma, nonostante il suo coraggio e la sua forza, non riuscirà mai del tutto a sottrarsi alle ingiustizie, alle violenze e alla sottomissione.