di Josè Trovato

Leonforte. L’Asp di Enna e l’ospedale di Leonforte dotino gli infermieri e gli ausiliari del reparto di Medicina di tutti i dispositivi di protezione previsti dalla legge. È questo ciò che chiedono, in sintesi, con un atto di diffida gli avvocati Eliana e Fabiola Maccarrone in un atto formale di diffida in nome e per conto di 23 tra infermieri e ausiliari dell’ospedale Ferro Branciforti Capra. Si chiede, in pratica, “l’immediata messa in sicurezza, tutela e prevenzione dei suddetti lavoratori nel luogo di lavoro, nel rispetto di tutte le norme in materia e delle misure atte al contenimento del rischio contagio covid-19”. Se l’Asp e l’ospedale non ottemperassero, prosegue la lettera degli avvocati, si adiranno le vie legali. “Solo di recente, qualche giorno fa – dà atto la lettera dei legali – sono state fornite all’unità operativa alcuni dispositivi di sicurezza e, tuttavia, in misura del tutto insufficiente per la tutela della salute del personale in parola”.
Infermieri e ausiliari, secondo quanto si legge nella diffida, “nonostante la grave situazione di emergenza ed epidemia covid-19 che incombe soprattutto negli ambienti di lavoro degli ospedali, lamentano di non essere stati messi in condizioni di lavorare in totale sicurezza”. E questo nonostante sarebbero venuti in contatto “nell’esercizio delle loro funzioni”, con almeno tre persone di cui hanno appreso successivamente lo stato di positività al Covid-19. “Il perpetrare dell’attuale situazione non è per nulla confortante e potrebbe degenerare in contagi da Covid-19 per i lavoratori, senza escludere l’ipotesi che già ciò possa essere accaduto”, prosegue l’atto formale di diffida, che ricorda tutte le obbligazioni a cui è tenuto il datore di lavoro, specie considerato che “le mansioni alle quali sono addetti i suddetti infermieri ed ausiliari sono da catalogare tra quelle esposte a rischi maggiori”.