Agira. È un 1 Maggio speciale per il personale dell’Asp di Agira, impegnato nell’emergenza Covid19 in una delle quattro zone rosse della Sicilia, che tra pochi giorni non sarà più tale ma che rimane uno dei centri che hanno pagato un tributo altissimo alla Pandemia, in termini di vite spezzate rispetto alla popolazione. Persone, i ragazzi dell’Asp agirina, che hanno dimostrato un alto senso del dovere non fermandosi mai ed essendo sempre attivi e disponibili, garantendo, a detta di tutti, un efficiente servizio alla cittadinanza.

Un’azione quotidiana tra tamponi, referti da registrare, comunicazioni costanti con i medici di base e con la cittadinanza, chiamando anche in orari al di fuori della norma per dare notizie sui referti, alleviandoli da una quarantena opprimente.

Un’opera svolta, raccontano i “ragazzi”, con il coordinamento di un capitano speciale, come il dottore Giuseppe Stella (ex dirigente del dipartimento di Igiene pubblica dell’Asp, rientrato dalla pensione), presente ogni giorno; e con la grande capacità fattiva dei dottori Filippo Di Franco e Vincenzo Lecoata, degli infermieri Salvatore Muratore e Aldo Siscaro, che hanno assistito i medici andando a fare i tamponi anche a domicilio e nelle RSA.

Ma un ringraziamento speciale, in un giorno come il 1 Maggio, va fatto anche a Mario Giardina, assistito nella attività amministrativa dalla signora Francesca Algozzino e dalla “tuttofare”, l’infermiera professionale Gaetana Zito, l’ingegnere Orazio Failla, che ha dato un importante contributo alla parte tecnico informatica per il flusso dei dati; e il direttore del distretto Pino Bonanno.

“Grazie a tutti – dicono i ragazzi – andrà tutto bene”.