di Salvo La Porta 

“Un operaio si avvicina al premier olandese Mark Rutte e gli dice: ‘Per favore, non date soldi agli italiani e agli spagnoli’. E lui, tra le risate, risponde: “No, no”, e alza il pollice. E’ la scena ripresa dalle telecamere dell’olandese Nos, che ha pubblicato il siparietto sul suo sito web, sottotitolando lo scambio di battute in olandese. Il breve dialogo è avvenuto durante una visita di Rutte a uno stabilimento per il trattamento dei rifiuti, su cui è incentrato il video. “
Questa la breve pubblicata dall’ Ansa nella quale, naufragando more solito su Internet mi sono imbattuto stamattina, 2 maggio 2020.
Francamente, non ho ancora capito come in realtà l’Europa abbia deciso di aiutare Italia e Spagna, in questo particolare momento di smarrimento sanitario, sociale, economico e, quindi, politico.
Non ho neppure capito se, in verità vuole aiutarli questi popoli in sofferenza, oppure no.
Sarà grave? Ci sono molte cose che non riesco a capire; per esempio, non mi è del tutto chiaro cosa il Governo intenda per “congiunto”. Ma lasciamo perdere….
Mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa! Si tratta solo della mia scarsa preparazione e dell’incapacità di cogliere in tutta la loro chiarezza le notizie che gli organi di informazione riportano sulle dichiarazioni che, in maniera altrettanto chiara, rilasciano le fonti competenti.
Ma non sono che un “uomo qualunque”, un uomo della strada, ovviamente senza alludere!
L’unica cosa, che ho certamnete capito è che gli “olandesini”, se possono, non sganceranno neppure un centesimo.
La decisone pare sia stata già presa dal premier Rutte e solennemente ratificata con il pollice alzato, magari con una strizzatina d’occhio, verso l’operaio, che svolge la sua meritoria opera nel luogo più consono alla politica del paese dei tulipani: uno stabilimento per il trattamento dei rifiuti!
Pazienza, nessuno avrà mai detto al giovane Mark che in Italia il Trio Lescano ci ripeteva come in un tormentone dei nostri giorni che i “tulipani parlano d’amore”.