“Ci volevo io per far chiudere tutte le librerie del mondo”. Non perde la sua proverbiale autoironia Daniela Accurso, storica firma del giornalismo ennese ma palermitana di adozione, che questo inverno ha ottenuto la pubblicazione, dalla casa editrice romana Albatros, della sua biografia “Una storia capovolta”. Un libro che si legge tutto d’un fiato, per la sua scorrevolezza, ma poi merita una rilettura.
E così ? “Si, almeno tutti quelli che lo leggono poi dicono che ritornano perché, pare, sia molto profondo. In verità non volevo scrivere qualcosa di pesante. Attraverso la leggerezza, però, offro tanti spunti di riflessione”.
Scopriamo un’altra Daniela, quasi malinconica, che ha sofferto tanto. “Oddio non mi sono fatta mancare nulla.Da bambina o quasi con un figlio a d altri dolori. Ma è la vita sfido chiunque a non avere avuto dispiaceri o guai”.
In ogni caso è stata avvistata dai media. “Si. Alessandra Rauti mi ha intervistato per la sua trasmissione radiofonica “Intervista d’autore”, rubrica molto seguita tra gli addetti ai lavori. Da lì è arrivato l’invito al Costanzo show, intervista alla radio più ascoltata dagli Italo Americani, sono stata anche intercettata per andare ospite in Spagna e in Germania e tradurre il libro. E poi… il corona virus ha fatto tutto”.
Un po’ di sfortuna. Diciamo così? “C’è di peggio, ma l’ho presa bene. Sono molto fatalista: vuol dire che un disegno ci sarà. Non mi aspetto nulla”.
Il ferro si batte quando è caldo? “Va bene, ma i libri non scadono”.
Appena passerà tutto magari la ricontatteranno. “Non lo so ma io mi sono ammosciata. Sono fatta così: energia pura o totale inerzia. Non mi sento più la grinta e la lucidità per affrontare sfide così importanti. Il lockdown mi ha stesa. Secondo me niente sarà come prima”.
Ci parli del libro. “L’ho scritto per me. E’ come se vi fosse qualcuno che mi spingesse a farlo. Ma non mi sentivo all’altezza. Poi mi sono fatta coraggio e anche io mi sono gettata nella mischia. Il libro è un amarcord tra il serio e il faceto che percorre 40 anni di vita la mia ma si rifa a tanti temi, come la parità di genere, l’uxoricidio, la maternità, i rapporti tra genitori e figli.
Ci è venuta la curiosità. Dove lo troviamo? In libreria,in questo momento anche i distributori sono fermi perché il 70 per cento delle case editrici non riaprirà. Però si può ordinare anche su internet.
Lo faremo. “Allora buona lettura”.