“È assurdo che si utilizzi l’ospedale di Leonforte per fini del tutto diversi da quello per cui è nato”. Interviene così il sindaco di Assoro Antonio Licciardo sul rischio di una riconversione dell’ospedale Ferro Branciforti Capra, che circola con una certa insistenza nelle ultime ore da indiscrezioni della Regione.
“Non capisco se sia ancora una volta in ritardo l’assessore Razza o la direzione sanitaria dell’Asp di Enna su tale questione; o se entrambi”, afferma il primo cittadino di Assoro, che punta l’indice su un aspetto. Circolerebbe, infatti, una nota dei sindaci, una sorta di auto-candidatura proveniente dal territorio, fondata su un documento datato, risalente a qualche mese fa. “La richiesta che abbiamo fatta come sindaci risale a due mesi fa, quando eravamo in piena emergenza sanitaria e qui c’era il centro di diversi focolai – spiega Licciardo, che con altri termini ripete un concetto già espresso oggi pomeriggio anche dal sindaco di Leonforte Carmelo Barbera -. Decontestualizzare quella richiesta mi sembra fuori luogo e fuorviante. Penso che esistano strutture ben più adeguate per essere trasformate in Covid center”.
“Leonforte deve rimane ospedale. Sulla questione Asp di Enna voglio ricordare che l’emergenza sembra finita, forse si può riprendere il corso normale delle cose e dare seguito anche alle altre parti della nostra richiesta. Ad esempio: che fine ha fatto la commissione nominata per verificare la situazione? Le dimissioni sono ancora congelate? Vorrei chiedere agli onorevoli regionali e nazionali di farsi sentire perché il silenzio inizia ad essere assordante”.