La Squadra Mobile di Enna ha denunciato alla Procura un ventiquattrenne di Calascibetta, A.C., con l’accusa di furto aggravato continuato ai danni dell’Ospedale “Umberto I” di Enna.
Da mesi il Centro Trasfusionale del Nosocomio subiva furti di ogni tipo, regolarmente denunciati.
Un ladro, nel periodo di massima emergenza sanitaria e di carenza di presidi sanitari, ha trafugato ogni cosa utile per il contrasto e il contenimento dell’epidemia da Covid-19, particolarmente per la protezione del personale sanitario e dei degenti.
Le accurate indagini condotte dalla Squadra Mobile hanno permesso di individuare una rosa di soggetti che potevano aver commesso i vari furti. Le risultanze investigative sono state prontamente presentate alla Procura, che ha autorizzato gli investigatori a procedere a mirate perquisizioni. L’attività di ricerca di cose e tracce pertinenti ai reati ha dato esito positivo: nell’abitazione del giovane di Calascibetta, C.A. di 24 anni, difatti, in alcuni nascondigli di casa era stata occultata parte della refurtiva.
Il giovane avrebbe anche scattato delle fotografie della refurtiva che custodiva sul cellulare così come altre foto sarebbero state utili per commettere ulteriori furti di oggetti da lui individuati.
Il ragazzo, dopo un’iniziale reticenza, avrebbe ammesso di aver commesso ben 15 furti, asportando ogni cosa che potesse apparirgli utile, entrando nottetempo nella struttura con un pretesto. Conosceva il Centro Trasfusionale poiché donatore di sangue, avrebbe aggiunto; e in quelle occasioni avrebbe meditato i colpi.
Oltre a sottrarre oggetti utili da lui utilizzati, come mascherine, detergenti per la sanificazione, termometri e camici, il giovane si sarebbe impossessato di presidi sanitari solamente per arrecare nocumento all’importate Reparto preso di mira, stante che molto del materiale trafugato è stato rinvenuto dagli inquirenti in una scarpata vicino lo svincolo di Enna dell’autostrada Catania-Palermo.
Dopo il rinvenimento di parte della refurtiva presso l’abitazione dei genitori (totalmente all’oscuro di quanto commesso dal congiunto), gli Agenti della Squadra Mobile hanno recuperato ogni singolo oggetto della refurtiva buttato nella scarpata.
Dopo la catalogazione di tutta la refurtiva recuperata, opportunamente sequestrata, la stessa, previa autorizzazione della magistratura, verrà restituita all’Azienda Ospedaliera che, previa verifica dell’integrità, conservazione ed efficienza, verrà impiegata dal personale sanitario per la cura dei pazienti.
L’uomo, accompagnato in Ufficio, dopo le formalità di rito, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Enna per furto aggravato continuato.