“Sei famiglie su dieci chiedono che l’assegno universale per i figli diventi al più presto operativo”. E’ la leonfortese Pinella Crimì, delegata Forum regionale della Sicilia e membro del consiglio direttivo del Forum nazionale delle Associazioni familiari, a render noti alcuni risultati, tra i più evidenti, dell’indagine condotta da Sfera RCS e dal Forum.
“In dieci giorni, dal 5 al 15 giugno, sono state coinvolte 12.500 famiglie, su tutto il territorio nazionale, che hanno risposto ai quesiti proposti. Non mancano gli aspetti positivi. In questi mesi, per la metà delle famiglie, la coabitazione ha provocato un miglioramento dei rapporti familiari. Le famiglie sono state bene a casa, con il coniuge e con i figli. Si registra anche un sostanziale rafforzamento dei legami tra i membri della famiglia. Ciò dimostra che la famiglia, in Italia, non solo regge, ma continua ad essere il perno di un’organizzazione sociale in cui la responsabilità di tutti e di ciascuno è fondamentale per la costruzione del bene comune”.
Risulta, però, evidente che la maggior parte degli intervistati teme più la crisi economica di quella sanitaria.
“Resiste infatti un elevato livello di stress, legato alle incertezze economiche. In misura leggermente superiore che altrove, i timori per il futuro sono stati espressi dalle famiglie residenti nelle regioni del sud Italia, in cui all’emergenza Covid-19 si associa un problema endemico legato all’emigrazione giovanile degli ultimi decenni. Altro tema importante è la ripresa dell’attività scolastica, per la quale le famiglie chiedono linee guida chiare, non solo dal punto di vista tecnico, ma soprattutto in riferimento al tema formativo ed educativo”.
“Nel corso della presentazione dei risultati è stato ribadito il ruolo fondamentale che la scuola riveste per il futuro dell’intero Paese. Le incertezze riguardanti la ripresa a settembre provocano non pochi disagi ai genitori, che, invece, vorrebbero vedere garantito il diritto ad un’istruzione e ad una relazione educativa di qualità per i propri figli.  Un ultimo dato: il 25% delle risposte arriva dalle isole e un ulteriore 25% dalle regioni del meridione d’Italia. Il 75% degli intervistati è coniugato con figli. Il 43% risponde da Comuni fino a 25.000 abitanti. È evidente l’esigenza di serenità delle famiglie, che, ancora una volta hanno dimostrato e dimostrano di essere la colonna vertebrale di un Paese che deve muoversi in modo coraggioso per potersi garantire un futuro degno di questo nome”.