di Josè Trovato

Il Comune di Leonforte si costituirà parte civile contro gli incendiari dell’Altesina, qualora fossero scoperti e qualora, soprattutto, fosse confermato ufficialmente ciò che oggi appare solo come fortemente probabile – ovvero che il rogo, che ha mandato in fumo dall’Altesina all’Erbavusa centinaia e centinaia di ettari lo scorso fine settimana (c’è chi parla di mille ettari devastati dalle fiamme), sia doloso. Lo annuncia il sindaco Carmelo Barbera, che non usa mezzi termini a bollare come “criminali” gli autori dell’incendio.
“Non è la prima volta che viene presa di mira l’Altesina – afferma Barbera – e possiamo dire senza ombra di dubbio che la misura è colma. Abbiamo intenzione di prendere una posizione netta nei confronti di chi si è macchiato di questo crimine orrendo, ovviamente presumendo che il rogo sia doloso. Oltre alla punizione penale che ci auguriamo venga data loro, stiamo predisponendo gli atti per presentare un esposto contro ignoti in veste di parte offesa, che determinerà la successiva costituzione a giudizio come parte civile”. Il sindaco, insomma, lo dice senza mezzi termini: se gli incendiari fossero individuati, il Comune non avrebbe alcuna remora a perseguirli anche civilmente, facendo pagare loro i danni milionari cagionati all’ecosistema di un intero hinterland.
“Non appena otterremo un risarcimento – prosegue – sarà a disposizione per mettere a dimora le nuove piante da mettere all’Altesina. Su chi ha commesso questo gesto voglio dire solo una cosa: sono criminali a tutti gli effetti. Non hanno alcun rispetto per la natura né per chi vive in questo territorio. Il monte Altesina è un punto di riferimento non soltanto per Leonforte ma anche per altri comuni. Questa ferita va chiaramente sanata con atti pesanti da parte dell’amministrazione. Auspichiamo che le autorità preposte facciano al più presto piena chiarezza su quanto avvenuto”.
Barbera inoltre punta l’indice anche contro eventuali stralunati o negligenti che possano aver provocato il rogo accidentalmente. “Se non si tratta di un evento doloso, sarebbe di certo un evento accidentale provocato da negligenza – prosegue – e vogliamo ricordare che questa amministrazione ogni anno, anche quest’anno, a maggio ha emanato un’ordinanza in applicazione della normativa nazionale e regionale con cui diciamo ai proprietari di appezzamenti di terreno di ripulire le terre da erbacce e da materiali che rischino di prendere fuoco. La cura dei nostri terreni è fondamentale per il rispetto della natura, visto che il più delle volte, e non so se è anche questo il caso – ce lo diranno le autorità investigative, che, ripeto, spero riescano a individuare i responsabili – gli incendi partono da terreni privati. Invito tutte le autorità, come stanno già facendo gli uomini della polizia municipale, a vigilare sull’applicazione della nostra ordinanza anti-incendi”.
Il primo cittadino conclude con un ringraziamento ai nuclei antincendio che hanno domato le fiamme, dopo un’autentica battaglia contro le fiamme durata giorni interi. “Desidero ringraziare chi ha spento l’incendio, gli eroi del corpo forestale della Regione siciliana, il servizio antincendio in particolare, che ha svolto con tempismo e spirito di abnegazione questa attività di contrasto delle fiamme; eroi che, ci tengo a ricordarlo, hanno pagato anche di recente un tributo altissimo, in altre zone, per la loro encomiabile attività, visto che un uomo dei nuclei antincendio ha perso la vita di recente. Grazie a loro a nome di tutta la comunità leonfortese. Chiederò ad altri sindaci di stare al nostro fianco per questa battaglia”.
(La foto è di Giovanni Vitale)