di Josè Trovato

Leonforte. Un impegno costante, giornate intere a studiare e comporre musica, con tanta voglia di portare avanti una passione che accompagna le sue giornate sin da quando era piccolissima. A ventisette anni Alessandra Formica, leonfortese che vive a Roma, ha già al suo attivo numerose apparizioni in tv, da Rai a Mediaset, passando pure attraverso cult della tv italiana, come Domenica In; e svariati concerti in giro per il mondo, partecipando di recente anche al tour del vincitore di Sanremo Diodato. Alessandra, volto acqua e sapone e la naturalezza tipica di chi proviene dalla sua Terra, studia “Chitarra rock-blues” presso il Saint Louis College of Music di Roma, dove nel 2018 si è iscritta al corso accademico in Popular Music indirizzo Songwriting, un corso universitario regolarmente riconosciuto e parificato al Conservatorio.
Alessandra ci riceve nella casa di campagna dei suoi a Leonforte, nelle alture circostanti il monte Cernigliere. Un vassoio di dolci e un caffè. Di fronte a lei, ad ammirarla cantare con la chitarra ci sono pure i suoi genitori. “Attualmente sto terminando il mio percorso accademico. L’ho scelto dopo un’esperienza non del tutto positiva in Giurisprudenza a Catania, seguendo il mio amore di sempre per la musica. Non ho mai smesso di studiarla e di comporla, sia durante gli studi classici che quando ero a Catania. Poi un giorno mia madre ha trovato il bando di questa università. È stato quello il momento in cui ho deciso che finalmente il mio sogno, trasformare in una professione quella che è sempre stata la mia grande passione, poteva essere realizzabile”.
Aveva scelto di non iscriversi al Conservatorio, perché il suo interesse per la musica classica, che pure ama tantissimo, non aveva molto a che fare con la sua musica. “Questa università romana invece ti dà veramente la possibilità di esprimerti in tantissimi generi musicali – prosegue –. E poi dall’anno scorso è iniziato questo corso di Songwriting, che per me era perfetto, considerato che, prima di cantante e chitarrista, io mi definisco cantautrice”.
Quali sono i tuoi sogni? Spero nel minor tempo possibile di poter produrre i miei brani, di poter pubblicare un disco. Sto cercando un’etichetta discografica interessata. Attualmente nel mercato italiano c’è un divario tra quello che faccio e quello che viene trasmesso nelle radio. È tutto molto elettronico, molto ‘indie’, mentre io appartengo forse a una scuola di cantautori più vecchia. Il mio genere in realtà appartiene al mondo del pop music. Per quanto riguarda la scrittura, mi ispiro a ciò che ascolto, sono molto influenzata dalle sonorità di De Andrè, Lucio Dalla, anche il nostro conterraneo Mario Incudine”.
Canta in italiano, Alessandra, ma da qualche tempo anche in dialetto. Come è nata questa idea? Diciamo che il dialetto è molto più difficile da scrivere, anche se è la lingua che appartiene alla mia Terra e quando canto in siciliano, soprattutto in Sicilia, mi rendo conto che la musica arriva dentro al cuore di chi ascolta. Entra subito dentro al cuore della gente”.
Sei andata via dalla Sicilia ma non l’hai dimenticata? No. Questo è ciò che penso da sempre. Sicuramente sono stata fortunata, perché sono nata in una realtà come Leonforte, che in qualche modo ti protegge da certe dinamiche delle grandi città. Una realtà piccolina dove ci conosciamo tutti. Quando le persone ti incontrano ti riconoscono e ti salutano, ti chiedono notizie dei tuoi”.
Una cosa che manca nella Capitale?Certamente, è quello che mi manca di più, perché Roma è gigantesca, anche se ho cercato sin dall’inizio di ricreare questa dinamica di famiglia, di quartiere, a San Giovanni. Mi sono iscritta al coro della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme e ho trovato persone molto gentili, disponibili, che mi seguono, mi sostengono e mi vogliono bene”.
Quando è cominciata questa tua avventura a Roma? Mi sono trasferita a Roma nel 2014 per il corso in Chitarra rock-blues del Saint Louis College of Music. L’anno successivo ho fondato il duo acustico “The Fate”, con cui mi esibisco tuttora in diversi locali romani. Poi nel 2016 sono entrata a far parte dell’orchestra vocale “Flowing Chords”, diretta dal maestro Margherita Flore e composta da numerosi studenti frequentanti il Saint Louis, nel ruolo di “Caposezione dei contralti”.
Tra le sue esperienze, la partecipazione a Tale e Quale show’ su Rai1, la partecipazione al sessantasettesimo Festival di Sanremo nel 2017 come corista del cantante Sergio Sylvestre; poi la partecipazione con i Flowing Chords a Domenica In, la vittoria nella prima edizione del contest per cantautori “Game of Chords” indetto dalla sua università, aggiudicandosi la registrazione e pubblicazione di 2 brani inediti, completi di videoclip. Il resto è storia recente.
A luglio mi sono esibita assieme al coro Flowing Chords in una tappa del tour “Concerti di un’altra estate” di Diodato, vincitore del 70° Festival di Sanremo, presso l’auditorium Ennio Morricone, già Auditorium Parco della Musica, di Roma – conclude la giovane leonfortese – e il 17 agosto parteciperò alla rassegna per cantautori “Noto D’autore” organizzata e diretta da Mario Incudine, che avrà luogo sulla scalinata della cattedrale di Noto”.
Ad Alessandra l’augurio di ottenere tutto il successo che merita e di non perdere mai la sua semplicità, il suo profilo di brava ragazza e la voglia di sorridere alla vita.