Enna. E’ stato presentato nella galleria civica il candidato a sindaco del Pd e di alcune liste ad esso collegate. Si tratta di Dario Cardaci, docente di Lettere, stimato e conosciuto da tutti ad Enna per la sua presenza in mezzo alla gente e da anni impegnato in politica. A suo supporto, alcuni consiglieri comunali e molti professionisti ma anche gente della strada. Significativa al tavolo della presidenza, la presenza di un uomo a sostegno di Dario e con il sacrificio della sua “vita blindata” ha dato un input diverso alla politica in provincia di Enna, ovverosia il sindaco di Troina e Presidente del Pd Fabio Venezia, dirigente regionale del partito di Zingaretti, esempio di una vita dedicata alla lotta alla mafia e alla sana amministrazione, giammai fatta di proclami che spacciano l’ordinaria amministrazione per “magia”, ma fatta di essenza e verità.
Una presentazione, quella di Dario Cardaci, non imperniata sulle accuse, lontana dai veleni, dagli indici puntati, dal volere senza se e senza ma, oltranzisticamente, scaricare, senza volersi assumere le proprie responsabilità, sul passato, l’inefficienza del presente. Inefficienze che, per carità, sono innate negli uomini; non ci sono superuomini ma non c’è arroganza che possa giustificarle, non c’è aggressività verbale che possa incoraggiarle. Attorno a Dario molti consiglieri uscenti, come Stefania Marino, Paolo Timpanaro. Salvatore Cappa, Tiziana Arena, Cesare Fussone, ma anche moltissimi giovani; ed ancora, professionisti, medici, avvocati: tutti insieme per “andare oltre”, per occuparsi di università, cultura e sviluppo, al di là delle accuse e delle invettive.
Importante e articolato l’intervento di Cataldo Salerno, che ha sottolineato come una compagine governativa a tutti i livelli debba essere aggregativa, quindi debba “unire” e non “dividere”. Dario, ha detto, il segretario provinciale Vittorio Di Gangi, è uno di noi, sempre presente in Viale Diaz, sempre pronto a rispondere al cellulare, sempre pronto, quando può e come può, a dare una mano a chiunque, senza mai aggredire nessuno, senza cercare fantasmi del passato. No, non è qualunquista, cerca di costruire, mattone dopo mattone, una città del futuro e non concentra le sue idee, le sue energie, soltanto sull’università che pur considera fondamentale per lo sviluppo della città ma parla anche di sanità, di agricoltura”. Cardaci non ha parlato di programmi, perché sa che i programmi, nella maggior parte dei casi si fanno sulla carta e poi si disattendono; parla di realtà, parla, di incredibile ed inaccettabile decremento demografico verificatosi ad Enna negli ultimi anni, parla di una città che è completamente assente nello scenario siciliano e si propone di impegnarsi a riscostruirla partendo da queste macerie. E parla di potenzialità come l’autodromo, il turismo. Una frecciatina agli avversari non manca da parte un po’ di tutti, accusandoli di falso civismo.
Mario Antonio Pagaria