PALERMO (ITALPRESS) – Mario Ridulfo, ex segretario generale della Fillea Cgil Sicilia, è il nuovo segretario generale della Cgil Palermo. E’ stato eletto dall’assemblea generale del sindacato. La proclamazione da parte di Maurizio Landini. Prende il posto di Enzo Campo, che ha guidato la Cgil palermitana per sei anni.
“Penso a una Camera del Lavoro diffusa, che deve continuare a essere centro di lotta alle disuguaglianze, all’ingiustizia, allo sfruttamento, alla povertà, alla mafia e di iniziative per la libertà, la giustizia sociale, l’uguaglianza, l’emancipazione, il lavoro. Un luogo di condivisione collettiva dei diritti”, ha detto, aprendo il suo intervento, il nuovo segretario.
Al centro della relazione la grande crisi sociale ed economica della provincia di Palermo, aggravata dall’emergenza sanitaria. “Una condizione strutturale di arretramento, effetto anche di una regressione economica e industriale, che dura da anni – ha aggiunto Ridulfo – Entrambe le cose hanno bisogno di risposte rapide, di procedure semplificate, di risorse umane e materiali, per contenere non solo i rischi per la salute, ma anche i rischi di un’ulteriore perdita di occupazione in una provincia come quella di Palermo, dove i tassi di disoccupazione, soprattutto femminile e giovanile, sono tra i più alti d’Italia”.
L’impegno della Cgil Palermo, ha annunciato il nuovo segretario, sarà rivolto alla realizzazione di un programma per un “progetto industriale della città”, che metta al centro un modello di economia circolare, una ripresa fondata sul lavoro produttivo e di qualità, sostenibilità ambientale, interventi sulle infrastrutture primarie (ospedali, edilizia sanitaria, scolastica e universitaria, porti, aeroporti, strade, banda larga), sulle filiere produttive, per creare occupazione nuova e qualificata (salute, formazione e ricerca, cultura, industria manifatturiera, agricoltura). Un progetto, ancora, che preveda un piano di crescita digitale; un programma di crescita delle competenze umane della pubblica amministrazione, attraverso l’immissione per concorso di nuove competenze “a cominciare da quelle che per motivi generazionali chiamiamo nativi digitali, Millennials”.
Ridulfo ha ricordato innanzitutto lo sforzo dei lavoratori della sanità, impegnati a contrastare l’emergenza Covid. E ha chiesto la fine della lunga stagione del precariato. “Nonostante una condizione difficile, le lavoratrici ed i lavoratori del sistema sanitario e sociosanitario, hanno garantito e garantiscono il diritto alla salute, ogni giorno, tutti i giorni per milioni di italiani. E’ il lavoro delle persone a garantire la salute delle persone, dunque, non può essere il lavoro precario a garantire una salute precaria. La stagione del precariato nella Pubblica amministrazione va chiusa con la stabilizzazione del personale precario, senza crearne dell’altro”.
(ITALPRESS).