di José Trovato

Enna. Il magistrato trapanese Massimo Palmeri resterà a capo della Procura di Enna per i prossimi tre anni. Lo ha deciso il plenum del Csm. Il procuratore si è insediato il 13 gennaio 2016. In questi anni l’ufficio ha condotto migliaia di inchieste perseguendo reati di ogni genere, divenendo un autentico punto di riferimento internazionale per specifici settori investigativi, come le attività di contrasto delle truffe ai danni dell’Agea; portando alla luce, grazie all’opera delle forze dell’ordine, e soprattutto della Guardia di Finanza, indebite percezioni per svariati milioni di euro. Specifiche attività investigative hanno portato al recupero di reperti archeologici trafugati, di concerto con i Carabinieri del Comando provinciale e del Nucleo di tutela del patrimonio culturale e con gli agenti della Squadra Mobile della Questura; e al contrasto di crimini particolarmente odiosi, come il traffico di stupefacenti, la violenza e i maltrattamenti ai danni delle donne, grazie alle investigazioni degli stessi militari dell’Arma, della Squadra Mobile e dei Commissariati della provincia.
“E’ un fatto che mi fa certamente piacere – afferma il Procuratore -. Avevo fatto domanda per la riconferma, allegando statistiche e documenti. Il Csm è giunto a questo provvedimento con il parere favorevole del Consiglio giudiziario. Sono contento di prorogare questa esperienza, che ha dato ottimi risultati anche per merito di colleghi molto bravi, maturi e responsabili che ho trovato qui a Enna. Un incarico che mi ha arricchito molto in termini di esperienze e gratificazioni professionali”.
Il provvedimento arriva con qualche mese di ritardo, forse anche per via dell’emergenza Covid. Secondo quanto trapelato, il dottore Palmeri ha presentato domanda per uffici direttivi in altre sedi della Sicilia. La sua esperienza a Enna, come detto, è iniziata cinque anni fa. Sono stati anni intensi, a tratti in piena emergenza per i vuoti di personale all’interno dell’ufficio, provocati dai progressivi trasferimenti dei sostituti in servizio, a far ridurre le presenze di un organico già ridotto incomprensibilmente, su decisione del Ministero della Giustizia, da otto a sette unità. Attualmente i sostituti in servizio, tutti magistrati al loro primo incarico, sono sei. Entro la fine dell’anno dovrebbe insediarsi il settimo. Una costante, la carenza d’organico, a cui il capo dell’ufficio ha risposto anche con la scelta, lungimirante, di creare delle aree dipartimentali per specifiche fattispecie di reati, assegnandole ai sostituti.
Anni di lavoro intenso, si diceva, costernati purtroppo anche da una vicenda tragica, la prematura scomparsa di un giovane sostituto procuratore a cui il dottore Palmeri era molto legato, Giovanni Romano, che fu vittima a soli 39 anni di un tragico incidente stradale nel febbraio 2019. Alla memoria del dottore Romano, la cui scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile e ha duramente provato l’intero mondo della magistratura e dell’avvocatura ennese, è stata intitolata un’aula al pianterreno del Palazzo di Giustizia di Enna.