di Cetty D’Angelo

Il ministro della Cultura Dario Franceschini sta avanzando negli ultimi giorni l’ipotesi di una riapertura di teatri, cinema e sale di musica, che, nonostante siano dei posti probabilmente più sicuri di altri attualmente aperti (come bar e ristoranti) o comunque non più pericolosi di altri luoghi in cui le probabilità di trasmissione sembrerebbero simili (a molti non è sfuggita l’ analogia con le Chiese) hanno abbassato le saracinesche dai primi DPCM di ottobre e anche nelle zone gialle. In particolare in una intervista al Corriere della sera il ministro si è cosi espresso: “In questi mesi abbiamo capito che i luoghi più pericolosi sono quelli dove ti togli la mascherina: ristoranti, bar, case private. Nei teatri e nei cinema, già nella riapertura estiva, c’erano misure di sicurezza molto rigide che si sono rivelate efficienti: mascherina, distanziamento, igienizzazione delle mani, sanificazione dei locali», e ha aggiunto: «La chiusura di teatri, cinema e sale da musica è stato un dolore, ma inevitabile. Abbiamo cercato di accompagnare con misure straordinarie, attraversando questo deserto, i tanti mondi legati al cinema, al teatro, alla musica sostenendo imprese e lavoratori. Un lungo elenco di interventi che non bastano, lo so perfettamente… ora bisogna ragionare della riapertura». Franceschini sa che in molti altri Paesi europei i cinema e i teatri sono ancora chiusi, ma spera che L’Italia possa essere la prima a riaprire, in sicurezza e con accorgimenti particolari. Il ministro ha già avuto un incontro ieri con il Comitato tecnico scientifico, che si è preso del tempo per valutare le proposte. La riapertura riguarderebbe solo le zone gialle e oltre all’ obbligo  della mascherina e di quello di contingentare il numero di spettatori presenti in sala, distanziandoli, la proposta di Franceschini comprende il vincolo dei biglietti nominali (per favorire il tracciamento) venduti unicamente online per evitare le file alle casse e lo scambio di contanti. I locali devono essere arieggiati spesso e disinfettati dopo ogni spettacolo. Regole rigide anche per i pack stage.