di Josè Trovato

A Enna il Coronavirus ha ripreso a diffondersi in maniera preoccupante, anche attraverso le scuole. Nell’arco di pochi giorni i positivi in città sono aumentati fino a superare ieri quota cinquanta, un dato che non si raggiungeva da qualche settimana e che fa temere una nuova pandemia. Per questo ieri il sindaco Maurizio Dipietro ha disposto la chiusura di tutte le scuole pubbliche e private, primarie, secondarie di primo e sdcondo grado, delle università, istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado, degli istituti tecnici superiori e dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore, nonché dei servizi socio-educativi per la prima infanzia ed educativi delle scuole dell’infanzia con sede sul territorio comunale.
Nell’ordinanza il sindaco è netto: la decisione prende atto dei report giornalieri che arrivano al sindaco, in qualità di Autorità Sanitaria Locale dal Dipartimento di Prevenzione e sicurezza dell’ASL 4, “che indicano un aumento dei cittadini residenti in isolamento domiciliare in regime di “sorveglianza sanitaria attiva” a seguito di contagi verificatisi nell’ambito di istituti scolastici”.
Una nota del Dipartimento di Prevenzione dell’ASP 4 di Enna, Gruppo Operativo Covid, darebbe atto inoltre della “mutata situazione epidemiologica, con un incremento sensibile dei casi di positività, registrata dal 18.02.2021 fino alla data odierna, (TOF positivi 7, TOF in attesa di esito 18, TOF programmati 10 su bambini contatti di soggetti Covid positivi) dovuti alla presenza in ambito scolastico del personale e degli alunni” e che “il suddetto incremento attiene indifferentemente tutte le fasce d’età della popolazione scolastica, che ha visto già la sospensione temporanea dell’attività didattica di cinque classi in cinque diversi istituti e della Scuola dell’Infanzia”.
La chiusura della scuole per quindici giorni è stata ritenuta “opportuna” proprio dal dipartimento di prevenzione.
Insomma: la decisione del sindaco, anche se dolorosa, è stata un atto dovuto, perché spetta proprio al sindaco, “nell’ambito dei poteri di Autorità Sanitaria del Comune, adottare una decisione in merito, dopo essersi confrontato con le autorità sanitarie, anche in mancanza di un accordo condiviso, quale rappresentante della comunità locale ed espressione delle relative istanze, tra le quali, quella primaria di prevenire e contenere il concreto rischio di aggravamento della situazione epidemiologica già critica”.
Ovviamente restano consentite forme di didattica a distanza.
Intanto i numeri diffusi ieri dal coordinatore del COC di Enna Lorenzo Colaleo affermano che i soggetti positivi sono 51, che i contatti stretti o conviventi in quarantena 87. Fortunatamente non vi sono ennesi in terapia intensiva né in semintensiva, ma l’emergenza, se ne deve prendere atto, è tutt’altro che finita.