Oggi all’Istituto Comprensivo Don Bosco, grazie ad un progetto sui diritti delle donne pensato dalla professoressa Carmela Impellizzeri, in collaborazione con la preside Viviana Ardica, si è parlato di uno spaccato triste della storia siciliana.
Assieme alla scrittrice e professoressa Mariella Fiume, agli occhi attenti dei ragazzi di II E, è andata in scena la narrazione delle storie di donne capitine, di violenze subite dal battaglione dell’operazione Husky: nome in codice dello sbarco alleato sulle coste siciliane per l’avvio della Campagna d’Italia. Capizzi è il punto di partenza dal quale avanza il IV Tabor, truppe di “goumiers”.
Capizzi,Troina, Cerami, ultimi baluardi di una guerra terribile. Le cosiddette “marocchinate” che pochi conoscono; una ricostruzione storica che non intende farne una questione etnica quanto un necessario evidenziare le responsabilità militari e culturali del patriarcale Occidente e ricordare che la guerra (tutte le guerre!) significa mancanza di umanità, assenza di pietà soprattutto nei confronti delle donne ritenute bottini di guerra.Per questa triste pagina di storia, hanno concluso insegnanti e ragazzi, le donne siciliane aspettano le scuse da parte di chi ha perpetrato questi terribili atti.