di Josè Trovato

Leonforte. Un progetto a scuola per trasformare l’istituto in un modello di integrazione, far esprimere pienamente i talenti degli alunni diversamente abili e consentire loro, nella comune esperienza dello sport e del gioco da fare tutti assieme, di vivere l’infanzia con la spensieratezza che ogni ragazzino dovrebbe avere. Si chiama “Tutti protagonisti nessuno escluso” ed è l’iniziativa del secondo circolo didattico Branciforti di Leonforte, la vecchia scuola “elementare”. I responsabili sono Dino Bonfiglio (esperto in attività motorie), Nadia Salamone (psicologa), e gli insegnanti di sostegno Paolo Cocuzza, Paola Sanfilippo e Francesca Priolo, sotto il coordinamento della vicaria della scuola Pina Stanzù.
Il progetto, che rientra tra i programmi formativi extracurriculari voluti dal Miur, ha come destinatarie le classi e non già i singoli alunni, allo scopo di favorire, per l’appunto, l’integrazione; scongiurando a priori, partendo dalla sensibilità di ogni ragazzino, ogni rischio di emarginazione e di isolamento.
Si parte dall’esperienza del bambino, dunque, tutti assieme una volta a settimana per un’attività ludica, partecipata, dinamica, polivalente e interdisciplinare. I bambini vengono coinvolti in incontri veri e propri, in cui esprimere il proprio talento, la propria unicità, e confrontarsi con gli altri. Il centro di tutto, ovviamente, sono l’attività motoria e lo sport, grazie anche all’esperienza di Bonfiglio, dottore in Scienze motorie e professore di educazione fisica, il quale opera a scuola nel quotidiano, accompagnando la crescita di questi bimbi insegnando loro l’importanza dello sport e dell’allenamento nella vita di ogni giorno. “Il modello educativo – spiega l’insegnante di sostegno Cocuzza – è studiato per coinvolgere tutti gli aspetti della persona in crescita, sviluppandone sinergicamente l’efficienza fisica, la coordinazione motoria, le funzioni cognitive e la creatività e abilità della vita al fine di accrescerne l’autonomia e la capacità di affrontare le sfide della vita quotidiana”.
Alla presentazione del progetto c’era anche l’assessore Ivan Lo Gioco, che si è detto contento dei risultati del progetto: “E’ un esempio insostituibile – ha detto Lo Gioco – di quanto la formazione primaria, anche in età infantile, giochi un ruolo cruciale nella creazione di una società migliore”. La soddisfazione della scuola viene espressa dalla referente. “Siamo veramente grati ai promotori di questo progetto, con cui i nostri alunni hanno l’opportunità di sviluppare le proprie abilità – afferma la vicaria Stanzù – e al tempo stesso riscoprire i valori dell’amicizia e della fratellanza tra più piccoli. È un percorso i cui effetti sono già visibili nello sviluppo degli alunni”.