I Carabinieri della Stazione di Pietraperzia e della Compagnia di Piazza Armerina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Gip di Enna, nei confronti del ventiseienne pietrino Manuel Aiello, indagato per la rapina commessa lo scorso 12 novembre in una tabaccheria di Pietraperzia.
Decisiva, nelle indagini, la comparazione delle tracce biologiche dell’indagato con quelle trovate dai Carabinieri a seguito di una perquisizione effettuata immediatamente dopo la rapina. Scoperto quindi, in brevissimo tempo, anche l’altro presunto complice della violenta rapina.
Era lo scorso 12 novembre quando, due uomini travisati da passamontagna e armati con un coltello e un’ascia, entrati in un esercizio commerciale, hanno minacciato un dipendente per farsi consegnare quanto presente in cassa. I rapinatori hanno terrorizzato la vittima, minacciandola con il coltello ed arrivando persino a colpire con l’ascia la porta dello stanzino in cui avevano rinchiuso la vittima, così da incutere più timore e riuscire ad impossessarsi della somma di 2.000,00 in contanti, nonché di numerosi pacchetti di sigarette per un valore complessivo pari a circa 5.300,00 euro. I due malviventi, dopo la rapina, si sono dileguati per le strade del centro cittadino.
Le immediate indagini dei militari dell’Arma hanno immediatamente consentito di concentrare l’attenzione inizialmente su uno dei due possibili responsabili, destinatario di una misura cautelare lo scorso 2 dicembre, anche grazie all’analisi dei sistemi di videosorveglianza e all’acume investigativo, oltre che alla profonda conoscenza del territorio sia delle dinamiche locali. Nell’immediatezza inoltre i militari hanno rinvenuto, a seguito di una perquisizione fatta nelle vicinanze del luogo della rapina, i berretti “passamontagna” e alcuni capi di vestiario utilizzati dagli autori del colpo, di cui i rapinatori si erano disfatti durante la fuga.
Proprio grazie al sequestro di queste fonti di prova, sono entrati in azione, così, i Carabinieri del R.I.S. di Messina, che, grazie alle più sofisticate tecniche a disposizione del Reparto Specializzato dell’Arma dei Carabinieri, hanno estrapolato il profilo genetico che ha portato all’individuazione, senza ombra di dubbio, del DNA dei due rapinatori. L’Autorità Giudiziaria di Enna, che ha coordinato le indagini nella persona del Procuratore della Repubblica dott. Massimo Palmeri e del Sostituto Procuratore dott. Salvatore Interlandi, all’esito della valutazione complessiva degli elementi investigativi raccolti dall’Arma dei Carabinieri, ha richiesto ed ottenuto dal GIP di Enna la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Aiello. Anche in questa occasione, è stata immediata ed efficace la risposta dell’Autorità Giudiziaria e dell’Arma dei Carabinieri alla richiesta di sicurezza e legalità domandata dai cittadini di Pietraperzia.
Il video diffuso dai carabinieri.