di Alfio Agati

La longevità è di casa a Castel di Iudica che si pregia di avere tre centenari.
Santa Simone il prossimo 22 giugno taglierà il ragguardevole traguardo dei 107 anni, confermando la sua veneranda età. Una vera e propria icona di resistenza al tempo e ai problemi che la vita pone giorno dopo giorno.
Santa Cutrona compirà 106 anni il prossimo 5 settembre. Dal 16 marzo 1999 si è trasferita a Verdellino, in provincia di Bergamo, dove vive con i nipoti, ritornando però nella cittadina iudicense nel periodo estivo per trascorrervi le ferie. L’ultima volta che è tornata ad ammirare il paese natio risale ad agosto del 2014 e addirittura quell’estate ha protratto la vacanza per festeggiare il suo novantanovesimo compleanno. Da evidenziare anche che il papà dell’ultracentenaria tagliò il traguardo dei cento anni, mentre il fratello Vincenzo morì all’età di novantasei anni.
Giuseppa Militello ha festeggiato lo scorso 27 dicembre cento anni. Mamma di 9 figli, di cui 4 maschi – uno morto dieci anni or sono – e 5 femmine. In questo piccolo centro agricolo situato ai piedi del Monte Iudica, noto per lo straordinario ambiente naturale e il ricco patrimonio archeologico risalente all’epoca dei Greci, è abbastanza elevata la presenza di anziani giacché si vive una vita tranquilla, si respira aria pulita e, soprattutto, si pratica una dieta mediterranea.
La presenza di tanti anziani, la loro longevità, è uno dei <<prodotti>> migliori del nostro tempo. Eppure si parla sempre più spesso di “problema anziani”: gli anziani con i loro bisogni impegnano risorse, rappresentano un impegno economico, sociale e sanitario di difficile gestione. Infatti, dagli anziani giunge una domanda di integrazione, di compagnia che non è solo richiesta di solidarietà concreta e di servizi sociali.
E’ una domanda di partecipazione piena alla vita sociale. E’ necessaria una “riconciliazione” tra generazioni diverse: i giovani, gli adulti hanno bisogno degli anziani e viceversa. Senza la compagnia, l’anziano stenta a vivere nella marginalità. Ma anche i giovani hanno bisogno degli anziani per comprendere appieno il valore della vita.