Enna. Questa mattina si è svolta una protesta dei lavoratori del comparto agricolo, davanti alla Prefettura; a pochi giorni dalla denuncia pubblica delle Segreterie Nazionali, regionali e territoriali di Fai-cisl , Flai-cgil e Uila-uil: nel Decreto Sostegni i lavoratori agricoli sono esclusi da ogni tipologia di ristoro.
Il  provvedimento, infatti, riconosce una indennità di 2.400 euro per i lavoratori stagionali e a tempo determinato e di importo variabile per altre categorie, ma come i precedenti decreti non prevede alcun ristoro per i lavoratori agricoli, malgrado abbiano subìto la perdita di milioni di giornate di lavoro a causa dell’emergenza Covid.
A questo, si aggiunge la preoccupazione per il riemergere, attraverso alcune dichiarazioni a mezzo stampa, della tentazione di modificare, semplificandola, l’attuale normativa sui voucher in agricoltura, nonostante il contratto collettivo nazionale garantisca già tutta la flessibilità di cui necessitano le imprese.
Inoltre, lo stallo dei rinnovi contrattuali provinciali, evidenziano i segretari territoriali Savarino, Cimino e Malaguarnera fotografa e sottolinea la difficile situazione che si registra nelle trattative non solo nella nostra provincia, ma in tutta l’Italia, ed in particolare nel meridione.
Per questi motivi, le segreterie generali di Fai, Flai e Uila hanno chiesto un incontro urgente ai Ministri del Lavoro e dell’Agricoltura e con le Commissioni Lavoro, Bilancio e Agricoltura sia di Camera che Senato, e deciso di avviare una serie di iniziative di mobilitazione della categoria.
E per questa ragione stamattina, come avvenuto davanti alle prefetture di tutta Italia, anche a Enna i lavoratori del comparto hanno manifestato civilmente.
I segretari di flai ,fai e uila nel rivendicare la centralita dell’agricoltura dichiarano con forza che se non si troveranno risposte positive alle giuste richieste dei lavoratori agricoli nelle prossime settimane, saranno implementate ulteriormente le iniziative di mobilitazione.