Leonforte. I fratelli Alex e Saimon Fiorenza, in concorso con Gaetano Cocuzza e Salvatore Mauceri, sono accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso aggravata. L’accusa è rubricata a Leonforte, dal febbraio 2017 all’aprile 2019; ed estesa anche al leonfortese Natale Cammarata, ma dal novembre 2018 all’aprile 2019. Gli ennesi Fabio Severino e Maurizio Rizza sono accusati di associazione mafiosa aggravata, ma con riferimento al gruppo di Enna, che avrebbe avuto come riferimento Salvatore La Delia, da febbraio 2017 ad aprile 2019. Alex Fiorenza e Cocuzza, il primo come mandante il secondo come esecutore materiale, avrebbero tentato di estorcere, tra il dicembre 2016 e l’aprile del 2019, 200 mila euro a un leonfortese, spedendogli una cartuccia, danneggiandogli le autovetture e minacciandolo gravemente anche di vendette trasversali. Gli avrebbero scritto in una lettera, tra le varie minacce: “Ti è stato mandato un pensierino (la cartuccia, ndr.) speriamo sia stato di tuo gradimento perché la prossima volta lo testerà tuo figlio”. L’estorsione non è stata realizzata grazie all’opposizione della vittima, che ha denunciato tutto; e grazie al fatto che Cocuzza nel frattempo è stato arrestato.
Cocuzza da solo è poi accusato anche di un’altra tentata estorsione ai danni del titolare di un bar. Assieme a Salvatore Mauceri, inoltre, Cocuzza avrebbe costretto il titolare di un luna park a pagare il pizzo, una somma di denaro a titolo di “messa a posto”. Allo stesso titolare del luna park si sarebbe rivolto pure Cammarata. La vittima però avrebbe fatto intervenire Cocuzza, come referente, dato che aveva già pagato a lui. Questa storia risale al periodo tra il 2017, 2018 e 2019.
Salvatore La Delia, in concorso con Salvatore Mauceri e Antonino Gagliano avrebbero chiesto il pizzo all’Ati che stava svolgendo dei lavori in alcune scuole di Enna e Piazza Armerina. La vittima avrebbe pagato il 31 marzo 2018: la somma elargita al clan sarebbe stata pari al 2 per cento dell’importo totale dell’appalto.
Cocuzza, Cammarata e Pirronitto, venuti a conoscenza di un furto da 70 mila euro avvenuto a Leonforte ai danni di una donna, avrebbero preteso una percentuale, pari a 3 mila euro, a gennaio 2019.
L’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti è contestata, a vario titolo e in vari momenti, a Cocuzza, Mauceri, Alfio Nicolosi, Pietro Piccione, Salvatore Piccione, Francesco Trovato, Antonino Calì, Nicola Guiso, Antonino Lo Grande, Salvatore Ilardi, Fabio Severino e Salvatore Virzì. Ci sono poi varie accuse di spaccio, ipotizzate, pure quelle, a vario titolo e in vari momenti, per alcuni altri indagati.