di Josè Trovato

Leonforte. Ha condotto egregiamente due brillanti operazioni antimafia fra cui un’ultima, pochissimi giorni fa, ha messo in ginocchio per la seconda volta la cosca che credeva di imporsi nel territorio. Sotto la sua direzione, il Commissariato di Leonforte ha sgominato bande di spacciatori, gruppi di usurai e realizzato numerosissimi arresti contro il crimine comune e organizzato. Lascia Leonforte dopo sei anni il commissario capo Alessio Puglisi, che da lunedì si insedierà alla Questura di Catania, dove tra qualche mese acquisirà il grado di vicequestore aggiunto.

I riconoscimenti al suo attivo e il saluto del sindaco

Intanto, appena quarantenne, negli anni alla guida della polizia leonfortese Puglisi ha già ottenuto una miriade di riconoscimenti personali e professionali, fra cui un encomio, tre lodi, sei compiacimenti, ed è stato proposto per un encomio solenne, tre encomi e sette lodi, proposte ancora in corso di valutazione da parte del Ministero dell’Interno. L’ultimo riconoscimento gli è stato tributato pochi giorni fa dal sindaco di Leonforte Carmelo Barbera, che dopo averlo salutato ufficialmente e avergli donato una targa, ha scritto sui social: “A nome mio e dell’intera città desidero esprimergli sincera gratitudine per quanto fatto. Auguro a lui di realizzare le proprie aspirazioni professionali e di continuare a rappresentare la sicurezza e la legalità così come fatto nella nostra città“. Per l’impegno profuso, il Commissario Puglisi ha ottenuto un “Plauso personale” del Procuratore della Repubblica di Enna il 28.11.2017 e un “Encomio” del Procuratore della Repubblica di Caltanissetta, Direzione Distrettuale Antimafia, il 27.07.2016.

Il sindaco Barbera consegna una targa al Commissario Puglisi

La carriera

Entrato in Polizia nel dicembre 2012, Puglisi ha frequentato il corso per Commissari della Polizia di Stato conseguendo, durante i due anni di corso, il Master Universitario in “Scienze della Sicurezza”, svolto in collaborazione con “La Sapienza” di Roma. Al termine del corso è stato assegnato alla Questura di Enna, come Funzionario addetto all’Ufficio di Gabinetto, a decorrere dal 12 gennaio 2015. Il 1 settembre di quell’anno scatta l’assegnazione a Leonforte, dove ha raccolto il testimone dal vicequestore Salvatore Tognolosi alla guida del Commissariato.

Le inchieste più importanti

Tra le attività investigative del Commissariato in questi anni, in cui un ruolo essenziale è stato svolto dalla sezione di Pg – squadra di assoluta eccellenza che negli anni ha condotto svariate importanti indagini contro Cosa Nostra e organizzazioni criminali operanti nel cuore della Sicilia – si ricordano varie operazioni, tutte coordinate dal commissario capo Puglisi.
L’operazione Good Fellas, che nel 2017 ha sgominato un gruppo criminale facente capo al vecchio boss provinciale di Cosa Nostra Seminara, detto Zio Turi. La mafia leonfortese aveva ricominciato a chiedere il pizzo agli imprenditori tra Leonforte e Agira, esercitando la sua influenza persino nella nascita o cessazioni delle attività commerciali, mettendo a segno atti intimidatori per terrorizzare le vittime e riuscendo, inoltre, ad allacciare rapporti criminali con soggetti del catanese. Tre le inchieste antidroga: l’operazione Muds Weeds Too nel 2017 ha portato in manette un gruppo di spacciatori di stupefacenti: il principale indagato, è emerso, non esitava ad offrire la droga in compenso di prestazioni sessuali offerte da alcune donne tossicodipendenti, proprio in ragione della loro necessità di reperire la droga; l’operazione Effetto Domino, sempre nel 2017, ha permesso di scoprire un gruppo di spacciatori in grado di costituire uno stabile asse di rifornimento della droga fra la città di Catania e la provincia di Enna; l’operazione Anno del Gallo, nel 2018 ha stroncato un gruppo di spacciatori di marijuana e cocaina con sede a Leonforte, che distribuiva stupefacenti provenienti dal Catanese.
L’inchiesta Blood Brothers nel 2018 ha portato in manette un gruppo dedito all’usura e all’estorsione ai danni di persone bisognose, che avrebbe posseduto un piccolo arsenale di armi, parte del quale è stato anche rinvenuto e sequestrato nel corso delle investigazioni. L’inchiesta ha svelato come nella morsa degli usurai sia finito un considerevole numero di vittime. Il Commissariato di Leonforte si è occupato inoltre – sempre in sinergia operativa con la Squadra Mobile di Enna – dell’operazione Cerberus, che nel 2019 ha portato in manette il principale esponente della famiglia di Cosa Nostra di Calascibetta.

Il Commissario Alessio Puglisi con il personale della sezione di Pg del Commissariato

Piccole grandi operazioni per la sicurezza diffusa

Il Commissariato inoltre ha svolto numerosi arresti, in questi anni, scoprendo e arrestando tre giovani responsabili di due rapine aggravate con sequestro di persone e lesioni gravi ai danni di due anziane donne ad Assoro; arrestando  a Leonforte un pedofilo accusato di atti sessuali con un minore d’età inferiore ai 14 anni, di cui abusava in un casolare abbandonato dopo averlo adescato con piccole regalie, ricariche del cellulare o sigarette; arrestando in flagranza un sedicente mago per circonvenzione di incapace ai danni di un’anziana donna affetta da disturbi psichiatrici, alla quale prometteva di effettuare particolari riti magici che, in cambio di denaro, l’avrebbero fatta guarire; arrestando in flagranza di reato un giovane denominato da alcuni “Unabomber delle coppiette”, il quale, in possesso di ordigni e artifizi pirotecnici, molestava le coppiette appartate nella periferia di Leonforte, facendo esplodere tali ordigni nelle vicinanze o all’interno delle autovetture, provocando lesioni personali e ingenti danni ai mezzi.
Questi reati, per le violente modalità con cui sono stati perpetrati e perché rivolti nei confronti di “fasce deboli” – ovvero donne, bambini o persone affette da disturbi psichiatrici – avevano creato particolare allarme sociale a Leonforte e nei territori limitrofi. E la pronta risposta della Polizia di Stato, mediante gli arresti in flagranza, ha permesso di accrescere ancora di più la fiducia nelle Istituzioni da parte dei cittadini in questo territorio.