di Josè Trovato

Leonforte. Sulle dimissioni del dottore Salvo Campione, medico del 118 in prima linea per tutto il periodo dell’emergenza Coronavirus, che pochi giorni fa ha lasciato tutte le cariche pubbliche, ivi compreso quella di vicesindaco di Leonforte, per dedicarsi alla sua professione principale a pochi giorni di distanza dal ricevimento di un’informazione di garanzia per un presunto caso di corruzione, EnnaOra ha sentito il suo legale, l’avvocato Pierfrancesco Buttafuoco.
Avvocato, ci racconti questa vicenda.
E’ vero che ciascuno di noi è artefice del proprio destino, ma se ogni qual volta che si entra in politica si debba in qualche modo immaginare le vie distorte a cui questa possa condurre, nessuno dedicherebbe il proprio tempo e i propri sacrifici a quella che dovrebbe essere una nobile dedizione civica. E – a parte lo scontato richiamo al paradossale kafkiano – mi viene in mente una fattispecie di reato, che è quella delle minacce, il cui requisito principale è la serietà, la credibilità del male ingiusto prospettato: in elementari parole, se un bambino di 8 anni minaccia un energumeno alto e grosso, dicendogli: “Ti ammazzo”; è evidente che non gli farà mai paura, una sorta di “reato impossibile”. Vorrei traslare questo esempio – qui l’assurdità concerne l’irrisoreità del vantaggio – nella vicenda che riguarda il dottore Campione, che avrebbe ipotecato la sua carriera politica e il suo prestigio professionale per poche centinaia di euro di un climatizzatore destinato alla sua piccola mansarda“.
Come stanno le cose?
Le cose stanno così: il dottore Campione ha immediatamente dimostrato alla Guardia di Finanza, che stava eseguendo un provvedimento di perquisizione e ispezione dei luoghi, di avere la documentazione contabile che giustificava il possesso di quel climatizzatore. In altri termini, ha consegnato la matrice di un assegno (con causale proprio quell’acquisto), che è stata acquisita dai finanzieri, con il riscontro dell’estratto conto a documentare l’incasso dell’assegno stesso, risalente a oltre un anno fa. Le Fiamme Gialle, abbiamo rilevato, non hanno nascosto la loro sorpresa, ritenendo forse che avrebbero trovato il dottore Campione con le castagne sul fuoco, perchè evidentemente qualche anonimo aveva assicurato che avrebbero trovato un “climatizzatore non pagato”.
E’ partito tutto da una lettera anonima?
Riteniamo che questa notizia criminis nasca dalla viltà di un esposto anonimo. Lo immaginiamo noi. A nostro avviso, in sintesi, si adombrava il sospetto che qualcuno che avesse avuto interesse a superare gli affidamenti in maniera diretta del Comune, avrebbe proposto qualche lucro immediato che era questo stupidissimo compenso, ovvero il climatizzatore. Ovviamente il dottore Campione è assolutamente amareggiato, ma non tanto per la vicenda che lo vede protagonista – anche se spesso non bastano un buon avvocato e l’essere innocenti per essere sicuramente scagionati, ma abbiamo fiducia nell’operato della Procura ennese – quanto per l’eco e le gratuite propalazioni, se non diffamazioni, che in questi giorni riverberano un po’ nel cortile leonfortese e tra le “aule” di quella che il sindaco chiama sarcasticamente “la Corte suprema di Facebook”. Un cortile che tuttavia, lo sottolineiamo, è assolutamente ingiustificato quanto condito da attacchi gratuiti, nell’assoluta mancanza del riscontro di alcun fatto concreto, perchè ancora non vi è nessun atto pubblico, nessun provvedimento di conclusione delle indagini preliminari nè tanto meno un rinvio a giudizio. C’è stata solo un’ispezione che si è conclusa, riteniamo, favorevolmente per la posizione del dottor Campione. E questo è bastato a indirizzare l’indagato nella gogna di una condanna mediatica da cui è molto complicato difendersi“.
Qual è lo stato d’animo del dottore Campione?
Lui ha sempre dato tanto per poco o niente alla cittadinanza, facendo in quest’ultimo anno di difficoltà professionale il medico soccorritore a prezzo di grandi sacrifici umani e professionali. Adesso, non trovare una risposta dalla gente che potesse offrigli la semplice solidarietà della fiducia e dell’attesa nella magistratura, lo amareggia“.
Per quale ragione ha deciso di dimettersi dunque?
Ha deciso di dimettersi per far lavorare più serenamente la magistratura e affinchè il giudizio della politica sia scevro da ogni tipo di condizionalmento. Se fosse rimasto in carica il giudizio della politica potrebbe essere in qualche modo inquinato o dall’oblio o dalla successiva attività amministrativa posta in essere. Ci aspettiamo che uscendo dalla politica, rimanendo al di fuori dell’agone, questo periodo di ombra possa essere presto illuminato dalla luce della verità e della giustizia“.
Ritiene che questo dunque possa giovare?
La sua non presenza in ambito politico e amministrativo gioverà di certo al ripristino della verità“.
Ha già parlato di attacchi gratuiti nei confronti del suo assistito. Qual è la vostra posizione a riguardo?
Stiamo dando un’occhiata più approfondita a tutti quegli articoli di stampa, con tutto rispetto per l’attività giornalistica, e a qualche comunicato pubblicato negli ultimi giorni, per valutare se ci siano gli estremi della diffamazione“.
Ritiene che la vicenda giudiziaria invece possa essere facilmente superabile?
Guardi, il dottore Campione ha già dato conto di aver agito da privato cittadino acquistando e pagando un climatizzatore. Per noi la vicenda è chiusa, non c’è altro: non c’è assolutamente nulla“.
Non è certo il suo mestiere, ma sul piano politico come esce la figura di Salvo Campione?
Ha compiuto un gesto di eleganza istituzionale, per privare di ogni imbarazzo il consesso a cui prestava la carica. Il dottore Campione appartiene a un’area politica di centrodestra in cui il sospetto o comunque la macchia dell’indagine già pongono problemi di carattere etico-comportamentale, nel senso che abbiamo sempre ritenuto che quando ci si trova in una posizione scomoda dal punto di vista dell’indagine bisogna in qualche modo liberare il proprio partito e il proprio consesso da ogni tipo di imbarazzo. E lui ha rassegnato le dimissioni da tutto, non soltanto da pubblico amministratore, da vicesindaco o consigliere comunale, da coordinatore provinciale di Forza Italia e da segretario di un sindacato dei medici. Ha lasciato tutte le cariche rivestite perchè non vi siano imbarazzi, dunque la sua immagine ne esce rafforzata ed elegante: ha dato una lezione di stile a tanti che nella stessa posizione, a tutti i livelli, in passato non hanno avuto la stessa sensibilità istituzionale“.