di Josè Trovato

Leonforte. Restano in carcere il leonfortese Alex Fiorenza detto “u stilista”, tra i principali esponenti del clan di Cosa Nostra leonfortese, già condannato per mafia e sotto inchiesta nuovamente per associazione mafiosa e estorsione; e Nicola Guiso detto “u lupu”, indagato per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. Il Tribunale del Riesame si è già pronunciato sui ricorsi presentati da alcuni degli arrestati dell’operazione Caput Silenti, la maxi-inchiesta del Commissariato di Leonforte e della Squadra Mobile di Enna che ha svelato gli affari del neocostituito clan di Cosa Nostra a Leonforte, sotto il coordinamento della Dda di Caltanissetta. I giudici del Tribunale della Libertà, che devono ancora pronunciarsi su vari ricorsi – almeno tre quelli che si discuteranno domani – hanno annullato la misura cautelare per alcuni arrestati. Sulle motivazioni dei pronunciamenti, quasi tutti, c’è riserva da parte dei giudici, dunque non si conoscono.
Annullata l’ordinanza di custodia cautelare emessa per i leonfortesi Antonino Gagliano, difeso dall’avvocato Ones Benintende, che è indagato per concorso in estorsione ai danni di una ditta al lavoro in un liceo di Enna; Antonino Giunta, difeso dagli avvocati Benintende e Nunzio Buscemi, che è indagato per detenzione ai fini di spaccio di hashish e marijuana; e Nunzio Ferragosto, difeso dall’avvocato Giuseppe Greco, che è indagato per detenzione ai fini di spaccio di cocaina.
Inoltre è stata sostituita la misura carceraria a un arrestato catanese. Restano in carcere, per effetto della conferma da parte del Riesame, anche i giovani Antonino Lo Grande, difeso dagli avvocato Benintende e Damiana La Delfa, e Pietro Piccione, difeso dall’avvocato Benintende. Lo Grande e Piccione sono accusati di traffico di stupefacenti. Il Tribunale della Libertà ha concesso gli arresti domiciliari al leonfortese Umberto Pirronitto, difeso dall’avvocato Pierfrancesco Buttafuoco, che è indagato per concorso in estorsione. Restano in cella Salvatore Ilardi e Antonino Calì, accusati entrambi di traffico di stupefacenti, difesi entrambi dall’avvocato Buttafuoco. Riguardo alla posizione di Alex Fiorenza o di altri suoi assistiti, contattato per un commento, il penalista leonfortese Ones Benintende non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione.
Era in programma questa mattina l’udienza a Caltanissetta, infine, per trattare i ricorsi presentati dall’avvocato Michele Baldi, difensore di Salvatore Mauceri e Saimon Fiorenza, accusati entrambi di associazione a delinquere di stampo mafioso; e dall’avvocato Patrizia Di Mattia, difensore dell’ennese Fabio Severino.
Per il momento non si conosce l’esito degli altri ricorsi.