di Paolo Di Marco

Ho contato fino a cento prima di dire la mia sui roghi che in questi giorni hanno devastato la città e altri territori dell’Isola e del Centro Sud italiano. Al Nord altre calamità ma allo stesso modo impressionanti, alluvioni e frane dopo terribili piogge. Ebbene non trovo soluzioni per governare o arginare gli eventi. Si ripetono da diversi anni e ogni volta chi sta in groppa annuncia terapie miracolose poi neppure applicate. La verità, a mio modesto avviso, è che non c’è soluzione fino a quando mancherà, come oggi manca, lo Stato a gestire con ordine, consapevolezza e programmaticità la vita dell’intera nazione. L’evento per essere  gestito va studiato, analizzato, atomizzato e poi, con criterio e scientificità, sottoscritta la cura. E invece non funziona nulla, ma proprio nulla e le medicine prescritte avvelenano anziché curare.
Gli esempi sono a migliaia. Emergenza Covid con lati oscuri a bizzeffe. Grosse aziende che si fanno beffe dello Stato. Spostano sedi legali e operative in altre nazioni, evitano di pagare le tasse ma beneficiano degli aiuti pubblici lasciando per strada i lavoratori. Ponti gestiti da privati con profitti miliardari che cadono seminando vittime e danni. Spacciatori conosciutissimi in ogni città, Brumotti con Striscia la Notizia insegna. Distribuiscono tranquillamente morte e quando vengono arrestati le porte delle carceri anziché chiudersi si spalancano. Un magistrato di Milano ha rimesso in libertà uno spacciatore perchè tale commercio era l’unica sussistenza di vita per lo stesso. Politici condannati ai quali viene riconosciuto il vitalizio. Altri che hanno rubato milioni e milioni e vivono tranquillamente la loro vecchiaia. Per non parlare di reati indicibili. Omicidi, rapine, violenza sulle donne e sui bambini redarguiti con pene irrisorie. Dove sta lo Stato? Qualunque cittadino italiano può allungare a dismisura questo elenco sottolineando sempre più illegalità e soprusi. Se questo è lo scenario pensate che l’anno prossimo lo Stato metterà in campo norme e organizzazione tali da spaventare i piromani. O ancora riuscirà ad avviare progetti idrogeologici per evitare disastri a seguito di forti piogge? O ancora metterà in galera gli spacciatori, di qualunque colore essi siano? Darà la giusta sanzione ai politici e ai partiti corrotti? Metterà un freno alle continue ruberie delle grandi aziende?
Sono sfiduciato. Tutto rimarrà come prima. Nel luglio del 2022 ritorneranno i roghi con magari qualche deficiente che si farà beccare. Ma tutto finirà lì. Niente di più. Manca lo Stato che non riesce ad applicare neppure le leggi che sforna. Manca una classe dirigente, con deputati e senatori che giocano a Roma partite personalissime. Così non si affrontano i problemi grandi o piccoli che siano e muore lo Stato.