Enna. Città, provincia, e tutta l’Isola piange la scomparsa dell’onorevole Calogero Lo Giudice, ennese e già presidente della Regione.
Così il presidente della Regione Nello Musumeci«La Sicilia saluta oggi per sempre Calogero Lo Giudice, autorevole esponente della Democrazia cristiana, già presidente della Regione, per molti anni deputato regionale e poi parlamentare europeo. Lo Giudice, ricordato da tutti come amministratore rigoroso e uomo generoso e signorile, una volta abbandonata la politica aveva scelto di continuare il suo impegno come docente universitario. Ai familiari desidero porgere le condoglianze mie e del governo regionale».
La dichiarazione del Sindaco di Enna, l’avvocato Maurizio Dipietro, che unitamente alla Giunta e al Consiglio Comunale esprimono il profondo cordoglio della Città di Enna e sentimenti di vicinanza alla famiglia, per la scomparsa dell’Onorevole Lo Giudice. “Viene a mancare un punto di riferimento per la Città, un uomo perbene ed un politico che per noi deve essere da esempio”, scrive Di Pietro.
Nella giornata di domani, in segno di lutto, presso gli Uffici comunali verranno esposte le bandiere a mezz’asta.
Le parola del segretario provinciale del PD ennese Vittorio Di Gangi: “Con la scomparsa dell’On.le Calogero Lo Giudice se ne va un pezzo di storia politica della nostra Città e non solo. Il Partito Democratico Ennese si associa al dolore della famiglia ed esprime profondo cordoglio per il caro defunto”.
Così Lorena Pignato, coordinatrice provinciale di Diventerà Bellissima: “Non ci sono parole per esprimere il nostro cordoglio per la scomparsa dell’onorevole Lo Giudice. Lascia un vuoto incolmabile. Ci associamo al dolore della famiglia”.
Così il coordinatore provinciale dell’Udc Andrea Maggio: “Esprimo cordoglio e vicinanza alla famiglia per la perdita di una figura significativa della comunità democratico-cristiana della Provincia di Enna, che ha segnato larga parte dei bisogni riconosciuti al territorio, che ha rappresentato con autorevolezza, competenza e spirito di servizio.”
Queste le parole di Francesco Alloro, coordinatore provinciale di Italia Viva, anche a nome del gruppo consiliare al Comune di Enna: “Con la scomparsa dell’Onorevole Calogero Lo Giudice se ne va un pezzo importante della storia della nostra Città. Uomo delle istituzioni dalla schiena dritta, moderato ed europeista che, in ogni prestigioso ruolo ricoperto, ha sempre inteso la politica come servizio nei confronti delle persone e dei più deboli. Italia Viva si unisce al cordoglio nei confronti della famiglia”.
Anche Casa d’Europa di Enna a lutto per la perdita di uno dei suoi più stimati fondatori e primo storico presidente. Tutti i soci, con in testa la presidente Cettina Rosso, partecipano al dolore della famiglia Lo Giudice per la dipartita dell’onorevole Calogero Lo Giudice, non solo socio fondatore e presidente emerito, ma amico affettuoso, uomo fine e capace di ascolto, punto di riferimento per i parlamentari europei e per i giovani che iniziavano a fare esperienza di studio con l’Erasmus.
Tanti i ricordi personali dei componenti della Casa d’Europa, primo tra tutti la fondazione stessa di questa realtà culturale attiva su più fronti a Enna da 25 anni: “La Casa d’Europa è nata grazie alla sollecitazione di Calogero Lo Giudice – ricorda Cettina Rosso – fu lui quel 9 novembre 1996 a spingerci a firmare la fondazione nello studio di un notaio a Siracusa. Calogero fu anche il nostro primo indimenticabile presidente. A lui dobbiamo tutto”. Al dolore per la scomparsa di un amico, si aggiunge il dispiacere per la dipartita di un uomo “di rara finezza politica e grande umiltà, dotato di una tenace determinazione e carico di affetto per i suoi concittadini per i quali rimarrà sempre Calogerino”, aggiunge Cettina Rosso. Calogero Lo Giudice lascia orme di chi ha perseguito in tutta la sua vita forti ideali etici, politici e civili. “Accettò di divenire presidente della Regione Sicilia poco dopo la morte di Piersanti Mattarella, in anni difficili, assumendosi enormi responsabilità – sottolinea ancora la presidente della Casa d’Europa – una volta eletto a Strasburgo, si trasformò in un punto di riferimento per tutti i parlamentari europei per la sua grande capacità di sintesi politica. Fu anche docente universitario e sollecitò tanti giovani a portare avanti gli studi con i primi progetti Erasmus”. Uomo di popolo, è ricordato per la sua capacità di ascolto, le sue parole di conforto, la malinconia unita al fine umorismo. La Casa d’Europa è vicina alla famiglia Lo Giudice che, come ricorda Cettina Rosso, “è stata sempre il sostegno del nostro grande amico, fondatore e presidente”.