Le segreterie territoriali di Flai, Fai e Uila esprimono forte preoccupazione per la sospensione da parte dell’Azienda Foreste demaniali di Enna, avvenuta nella giornata odierna, di tutti i lavoratori centounisti “che nella nostra provincia – spiegano – sono più di 550, per problemi di natura finanziaria”.
I segretari territoriali Casabona, Cimino e Savarino  hanno sottolineato che in un momento così drammatico che stanno vivendo i lavoratori a causa della pandemia non è possibile che vengano sospesi lasciando di fatto i cantieri vuoti  con il rischio di non poter fare tutte le giornate lavorative previste dalla legge.
“Giorno 13 settembre siamo stati convocati a Palermo  dall’Assessore all’Agricoltura, Toni Scilla ed dal  Dirigente Generale del Dipartimento dello Sviluppo Rurale, Dott. Mario Candore, nel corso della riunione è stato posto con forza il tema della attività lavorativa dei forestali e il rispetto delle garanzie occupazionali  previsto dalla legge – spiegano -. Abbiamo sottolineato con forza che tutti i lavoratori ancora non avviati al lavoro e quelli sospesi andavano subito immessi al lavoro per permettere di effettuare tutte le giornate. Sia l’Assessore che il
Dirigente ci avevano assicurato che le risorse finanziarie individuate dovevano essere immediatamente disponibili per assicurare a tutti il lavoro. Dall’incontro eravamo usciti con un cauto ottimismo, ma stamattina la doccia fredda”.
“Questa è una Regione – denunciano i segretari – che ormai da molti anni non riesce a dare più  certezze ad una categoria che viene utilizzata solo nei periodi elettorali.  Siamo stanchi di assistere giornalmente a proclami e a presentazioni di disegni di legge che tendono a stabilizzare i lavoratori, per poi scoprire che si mette in dubbio per mancanza di risorse finanziarie, anche il raggiungimento di quelle poche giornate previste per legge. Come Flai, Fai e Uila, assieme alle confederazioni di  Cgil , Cisl e Uil, non escludiamo che se non avremo risposte certe in tempi brevi metteremo in atto la mobilitazione dei lavoratori sia a livello provinciale che a livello regionale con la consapevolezza che questa categoria non merita di vivere un altro “anno 2015″ dove tanti lavoratori non poterono effettuare le giornate previste per legge, con la perdita di ingenti risorse economiche e assistenziali”.
(Nella foto, un’immagine di Palazzo d’Orleans, dove per decenni i lavoratori della Forestale sono costretti a manifestare per rivendicare i propri diritti)