di Cetty D’Angelo

“Mancava lei…75190”.

Ha fatto molto discutere questo post riferito a Liliana Segre, pubblicato su Facebook da Fabio Meroni, capogruppo della Lega a Lissone (Brianza) e consigliere provinciale orgogliosamente no-vax. Il consigliere leghista ha così commentato le parole della Segre contro i no-vax. Dopo la pubblicazione del post il Pd di Lissone, dichiaratosi inorridito da queste parole si è così espresso: “Le considerazioni volgari di chi come il consigliere Fabio Meroni equipara le vaccinazioni al nazifascismo offendono tutte le persone dotate di consapevolezza storica e di un senso di umanità. Le pubbliche scuse sono ’ unica via per presentarsi con un residuo di dignità di fronte al Consiglio comunale e alla cittadinanza”.

Meroni ha poi tentato di scusarsi cosi:  “Non mi è piaciuta l’uscita della senatrice Segre sui vaccini come unica via di uscita dalla pandemia. Rispetto la sua storia e non ho mai avuto intenzione di offenderla, ma non condivido quello che ha detto su questo argomento. Non è un medico. Anche nel mondo scientifico c’è disaccordo. Ho usato quel numero perché se avessi scritto il nome della senatrice mi avrebbero bannato da Facebook, ho voluto evitarlo”. Non sono vaccinato e sto facendo i tamponi per accedere a consiglio e commissioni, ma è una questione di libertà”.