Villarosa. Erano stati arrestati assieme al fratello Maurizio e accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso, accusati di aver creato una sorta di clan indipendente da Cosa Nostra e dalla stidda, ma autonomo e definito, dal loro cognome, clan Nicosia. Ma Amedeo e Damiano Nicosia, difesi dall’avvocato Antonio Impellizzeri, sono stati assolti con formula piena anche dalla Corte d’assise d’appello di Caltanissetta. Del resto l’accusa, associazione mafiosa, era caduta anche per Maurizio, che pure è stato condannato da solo per omicidio.
L’ipotesi di reato, scaturita da un’inchiesta condotta dagli agenti della squadra mobile di Enna e dai carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Enna, era quella di aver messo in moto e gestito un’organizzazione a delinquere assimilabile a un clan mafioso. All’imputazione, poi, la Dda di Caltanissetta aveva aggiunto delle specifiche, ovvero che l’organizzazione criminale fosse stata finalizzata a commettere omicidi, usura, traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e porto di armi, nonché che fosse volta a acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o, comunque, il controllo di attività economiche.
Queste ipotesi, però, come detto, sono cadute in sede dibattimentale d’appello. E per entrambi è scattata l’assoluzione perchè il fatto non sussiste. La richiesta ha accolto la tesi dei difensori dei Nicosia, gli avvocati Antonio Impellizzeri e Flavio Sinatra.