Si chiudono lunedì 29 le giornate di studio organizzate dal Centro Studi Med. Mez. con la collaborazione dell’Università Kore di Enna e dedicate a Napoleone Colajanni nel Centenario della morte del politico ennese.
Nelle due giornate precedenti si è ripercorsa la vita e ricordato le opere dell’Onorevole Colajanni, in particolare la impetuosa difesa del Mezzogiorno e dell’Italia unita, con ospiti di nota conoscenza del Colajanni, come lo storico francese Jean-Yves Frétigné, l’antropologo Antonino Colajanni, il Presidente provinciale dell’ANPI Renzo Pintus, e lo storico Andrea Micciché che con lo scrittore Pino Ippolito Armino ha ripercorso il passaggio dal regno delle Due Sicilie all’Unità d’Italia con una metodologia accurata e puntuale.
Hanno tracciato la padronanza della statistica del Colajanni, il Presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo, l’intensa attività parlamentare il Vice Presidente della Commissione Cultura del Senato Francesco Verducci, il suo laicismo nell’interpretazione di quello che sarà il repubblicanesimo socialista, il Senatore Salvo Fleres e l’antirazzismo, l’antropologa Valentina Rizzo, lo psicologo sociale Stefano Ruggeri, il sociologo Sergio Severino e il criminologo Nicola Malizia, il senso delle istituzioni il filosofo del Diritto Alessio Lo Giudice e il sociologo Paolo De Nardis.
Restava da trattare il profondo impegno contro la corruzione e la criminalità organizzata e sono i temi che verranno trattati nella terza giornata di studio che si terrà presso l’Auditorium dell’Università di Enna Kore lunedì 29 novembre in due sessioni.
La sessione mattutina, inizierà dopo l’introduzione di Paolo Garofalo di Med Mez, alle ore 10.00, con i saluti di Eugenio Bonanno del Centro Studi Med Mez e della Coordinatrice di Scienze Strategiche e della Sicurezza della Kore Agata Ciavola. I lavori che saranno moderati dal Preside di Scienze dell’Uomo e della Società della Kore, Giacomo Mulè, partendo dagli scritti di Colajanni affronteranno il tema della criminalità organizzata e della corruzione dall’800 ai giorni nostri, con ospiti di indubbia conoscenza degli argomenti: Serafina Buarné, già Responsabile Anticorruzione e Segretaria Generale di Roma Capitale, la giornalista di Live Sicilia e coordinatrice del mensile antimafia “S” Laura Distefano, il Prefetto Isabella Giannola, la prima donna a ricoprire il ruolo di vice capo nazionale del Cesis, oggi Dis, il coordinamento dei Servizi Segreti e il Procuratore Aggiunto della Procura antimafia, la DDA di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, titolare delle inchieste che hanno messo a nudo i collegamenti della ‘ndrangheta del narcotraffico internazionale, con quello imprenditoriale, massone e politico.
I lavori continueranno nel pomeriggio alle ore 16.00 dopo l’introduzione di Francesco Nasonte di Med Mez con i saluti del Coordinatore di Scienze criminologiche di Unikore Sergio Severino e di Tiziana Arena di Med Mez.
Durante la giornata porterà i saluti del Governo Regionale Siciliano, l’Assessore alle Autonomie Locali Marco Zambuto, rimarcando così l’attenzione della Regione Siciliana che ha dato il Patrocinio alle giornate di studio, come la Camera dei Deputati e il Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana.
Partendo dallo scritto di Napoleone Colajanni Nel regno della mafia”, considerato da molti studiosi come la migliore analisi sulla genesi e capacità di adattamento del fenomeno mafioso, moderati dal giornalista di Live Sicilia Fernando Massimo Adonia ne renderanno attuale la lettura, il Presidente della Commissione Regionale Antimafia On. Claudio Fava, il sociologo Roberto Cipriani, Emerito dell’Università di Roma 3, il Magistrato Alfonso Sabella, componente del pool antimafia di Gian Carlo Caselli, la cui intensa a attività investigativa è stata resa nota anche attraverso la serie televisiva Rai “Il cacciatore”, e il giornalista di “Domani” e scrittore di mafia Attilio Bolzoni, che ha scritto pure la prefazione all’edizione di Rizzoli.