di Cetty D’Angelo

A seguito della prima direzione del nuovo PD di Leonforte abbiamo intervistato il neo eletto segretario del partito leonfortese Adriano Licata.
Dopo anni di assenza il Pd si è ricostituito a Leonforte con un assemblea che l’ha eletta segretario e sabato si è svolta la prima direzione del nuovo PD Leonfortese, che emozioni prova?
Vedere il gruppo dirigente del PD leonfortese ritrovarsi al primo piano della sezione Pio La Torre è un fatto politico significativo. La direzione comunale non si riuniva dal 2017 e fino a qualche mese fa sembrava impossibile ricompattare il partito. Nell’ultimo anno è stato fatto un intenso lavoro di coinvolgimento che ci ha consentito di superare una stagione buia contraddistinta principalmente da inutili e logoranti divisioni interne. Siamo partiti bene, consapevoli dell’ulteriore impegno che sarà necessario per recuperare la fiducia di tutti coloro i quali condividono idee e programmi del centrosinistra.
Di cosa si è discusso in direzione e che proposte ci sono state?
E’ stata una riunione molto partecipata. Abbiamo anzitutto affrontato le questioni organizzative interne e le impellenti vicende politiche e amministrative locali: la crisi dell’Amministrazione Barbera (è noto che settimane fa è stato chiesto da più esponenti della stessa maggioranza l’azzeramento della Giunta); i nodi irrisolti sul tema dei rifiuti; i criteri di affidamento degli impianti sportivi comunali; le difficoltà finanziarie dell’ente. Nelle prossime occasioni dovremo analizzare seriamente il drammatico tema della disoccupazione, soprattutto giovanile, a Leonforte. Intanto dalla discussione sono emerse tantissime proposte, tra le quali l’approvazione di un Regolamento che consenta di utilizzare i fondi regionali per la cosiddetta Democrazia Partecipata (si badi che il Comune di Leonforte ogni anno restituisce alla Regione tutto quello che riceve); iniziative di contrasto ai fenomeni del randagismo e dell’abbandono di animali attraverso l’organizzazione, di concerto con l’Asp, di giornate dedicate alla microchippatura gratuita dei cani e alla contestuale iscrizione all’anagrafe canina; l’adattamento/sostituzione dell’impianto che consente la diffusione in diretta streaming delle sedute pubbliche del Consiglio Comunale, atteso che il servizio è attivo da anni ma sostanzialmente in modo inutile e inservibile a causa della scarsa qualità dell’audio (di fatto ne deriva che ad oggi i cittadini, in barba alla partecipazione attiva e ai dettami del Codice dell’Amministrazione Digitale, pur volendo non possono seguire i lavori d’aula essendo altresì vietato al pubblico assistere in presenza a causa delle restrizioni dovute al Covid). Tutti questi argomenti assumeranno la forma delle interrogazioni e delle proposte che porteremo in Consiglio Comunale attraverso il consigliere Grillo.
Il PD chiaramente si colloca all’opposizione dell’attuale amministrazione comunale, cosa contesta maggiormente all’amministrazione?
Dalla risposta precedente credo si evinca che come Partito Democratico impronteremo sui contenuti il nostro modo di fare opposizione. Dal nostro punto di vista, in questi tre anni e mezzo l’esperienza amministrativa della destra di Barbera ha fallito quasi completamente sia nel merito che nel metodo. Punto dopo punto faremo emergere le contraddizioni, i limiti e l’inadeguatezza di chi sta amministrando Leonforte. Credo che saranno necessarie diverse interviste.
Nella classe dirigente attuale dei dem leonfortesi c’è un deficit di presenza femminile come intende risolvere questo problema?
L’impegno delle donne in politica non deve essere considerato come un spazio che noi uomini dobbiamo costruire, concedere e poi esibire. Le donne non sono una specie protetta a cui va ceduta una quota di riserva e non hanno bisogno di gentili concessioni. Il PD in questo senso dispone della Conferenza delle Donne Democratiche, uno spazio autonomo di elaborazione politica presente anche all’interno della Federazione di Enna. Quanto al circolo locale, le ragioni della scarsa presenza femminile sono da imputare alle lacerazioni interne degli ultimi anni che hanno fatto allontanare dal partito soprattutto le donne e i giovani. Il PD di Leonforte ha sempre avuto nelle sue fila stimabili donne dirigenti, molte delle quali hanno rivestito i più alti ruoli istituzionali. Tra le tante voglio ricordare la compianta Prof.ssa Giovanna Maria, appassionata dirigente che oggi sarebbe molto fiera di questa ricostruzione resa possibile specialmente grazie all’impegno dei Giovani Democratici. Come intendo dunque risolvere il problema? Lavorando sodo insieme al gruppo dirigente, ai compagni e alle compagne, perché il PD torni ad essere un campo attrattivo, credibile e rappresentativo.
(Nella foto Adriano Licata con Vittorio Di Gangi e Fabio Venezia dopo la sua elezione a segretario)