“Autonomia differenziata e nuova questione meridionale: la secessione che fa a pezzi la Scuola della Costituzione”. E’ questo il titolo del seminario che si è svolto nella Sala Elios del Garden di Pergusa (Enna), indirizzato a docenti e lavoratori della conoscenza, promosso dalla FLC CGIL di Enna e Caltanissetta con i Segretari generali Giuseppe Miccichè e Alberto Musca in collaborazione con Proteo Fare Sapere di Caltanissetta e di Enna, con le Presidenti Gabriella Paternò e Basilia Lotario.
L’evento formativo, caratterizzato da una grande e larga partecipazione, ha costituito una importante occasione di riflessione, approfondimento e confronto tra autorevoli relatori, Massimo Villone, Professore Emerito di Diritto Costituzionale dell’Università Federico II di Napoli, Alessandro Mangia, Professore Ordinario di Diritto Costituzionale e dell’Economia dell’Università Cattolica di Milano, Marina Boscaino, Portavoce nazionale dei Comitati No AD, Andrea Del Monaco, Esperto di Fondi Europei e autore di “Sud colonia tedesca, Graziamaria Pistorino, Segretaria nazionale FLC CGIL. Sono intervenuti il Segretario generale FLC CGIL Sicilia Adriano Rizza, il Segretario generale CGIL Sicilia, Alfio Mannino, Monica Grilli, dell’Esecutivo nazionale Comitati No AD, e Adriano Sgrò, Coordinatore nazionale Democrazia e Lavoro CGIL.
Ha introdotto l’evento Angela Accascina, Segretaria FLC CGIL Sicilia e moderato Lillo Fasciana, dell’Assemblea FLC CGIL nazionale.
Il seminario ha perseguito la finalità di far conoscere diffusamente e ad un pubblico composto anche da una rappresentanza di studenti la riforma prospettata dall’ingresso nel nostro ordinamento dell’autonomia differenziata, di strategica rilevanza e dalle conseguenze aberranti. Il tema dell’autonomia differenziata è, però, purtroppo stranamente fuori dal dibattito politico e parlamentare, ignorato a vari livelli dalla narrazione dei mainstream media, cammina pertanto sotto traccia e rischia, se si dovesse approvare il DDL sull’AD collegato alla legge finanziaria 2022, di aggravare, irrimediabilmente, il divario nord-sud e di “fare a pezzi” la Scuola della Costituzione, travolgendo drammaticamente l’unità della Repubblica e il principio di uguaglianza, con il corollario del sistema dei diritti fondamentali del cittadino, che non possono e non debbono differire da nord a sud, nonché il principio di solidarietà che verrebbe completamente spazzato via.
L’evento ha riscosso molto consenso e costituisce un importante tassello del percorso complessivo costruito attorno alla Scuola della Costituzione portato avanti da Proteo Fare Sapere relativamente alla formazione di alto profilo culturale e da FLC CGIL all’interno della sua piattaforma di rivendicazione alla base dello stato di agitazione proclamato, che culminerà nello sciopero unitario della scuola nella giornata del prossimo 10 dicembre. Perché la Scuola è e deve essere unica e indivisibile esattamente come la Repubblica.