di Cetty D’Angelo

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge in 10 articoli contro la violenza sulle donne, creato dalle ministre dell’Interno e della Giustizia Luciana Lamorgese e Marta Cartabia, insieme a Gelmini, Carfagna, Bonetti e Stefani. Adesso il ddl passa in Parlamento. Le norme presenti nel disegno di legge riguardano: la possibilità di disporre il fermo della persona indiziata (in aggiunta ai casi già previsti, come la fragranza di reato), “nell’ottica di una pronta ed efficace tutela dell’incolumità della persona offesa, permette l’intervento tempestivo alla polizia giudiziaria qualora l’urgenza della situazione, valutata sulla base di specifici elementi, non consenta di attendere il provvedimento cautelare del giudice”; possibilità di introdurre una vigilanza dinamica per la vittima “qualora dai primi accertamenti emergano concreti e rilevanti elementi di pericolo di reiterazione della condotta”; sostegno economico per la vittima in fase di indagine; pene più severe se il soggetto indiziato se era già stato ammonito; una stretta sull’ uso del braccialetto elettronico per il sospettato (già previsto dalle leggi vigenti, ma poco utilizzato o adoperato con scarsi risultati), che prevede l’applicazione della misura cautelare qualora il mezzo elettronico venga manomesso.