di Cetty D’Angelo
Fine anno, il bilancio di Cgil, Cisl e Uil: “2021 anno di emergenze. Ci aspettiamo un anno nuovo in cui non assistere più al progressivo spopolamento di questa provincia”. I segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Malaguarnera, Petralia e Mudaro, fanno un bilancio sull’anno che si sta concludendo augurandosi che il nuovo porti con se la salute, il lavoro e il benessere per tutti: “Permetteteci innanzitutto, di ringraziare, tutti gli operatori sanitari, per i loro sacrifici nel contrastare questa epidemia, spesso pagati anche con la loro stessa vita. Tante le emergenze, oltre a quella sanitaria, che continuano ad affliggere la provincia di Enna. La pandemia, purtroppo ancora pericolosamente in corso, non fa che acuire la marginalità e la criticità delle nostre aree interne, le poche, aziende presenti faticano a rimanere aperte e costrette a ricorrere agli ammortizzatori sociali per evitare di licenziare i lavoratori e le lavoratrici. Purtroppo a pagarne le conseguenze continuano ad essere le donne e i giovani, costretti a scappare, mentre provincia di Enna il divario di genere rimane ancora troppo elevato, la metà delle donne in età ancora attiva non lavora e una su cinque cerca una occupazione ma senza nessun esito. Eppure, questa nostra provincia di vanta una serie di risorse che potrebbero sviluppare delle vere eccellenze e un serio volano di sviluppo, quali artigianato, agroalimentare, turismo, piccola industria e commercio, determinando uno reale sviluppo del nostro territorio, con una crescita in termini di occupazione e qualità della vita. Ciò che oggi a nostro avviso manca, è una visione strategica per mettere a sistema tali risorse, e trasformarle in reali opportunità di riscatto, sfruttando al massimo, con criterio e sinergia, le risorse del PNRR . Il Piano di ripresa e resilienza può e deve rappresentare la cartina tornasole ,ma dobbiamo essere capaci e in grado di sfruttare al massimo le risorse economiche che ci mette a disposizione. Per fare ciò serve una condivisione di intenti, è necessario che i comuni aprano al confronto con le parti sociali nella complessa fase dell’attuazione dei progetti anche a livello territoriale. Ciò di cui c’è bisogno è una sinergia congiunta tra le istituzioni e le parti sociali, affinché si mettano insieme i bisogni del territorio per far partire le progettualità che siano in linea con le assi previste dal Piano. E necessario avere e creare una nuova visione della nostra provincia, in modo tale da renderla più attrattiva per le imprese che vogliono venire a investire sfruttando al massimo anche le potenzialità delle zone franche montane, di cui quasi tutta la provincia di Enna e già parte integrante, ma anche per i tanti giovani che vorrebbero rimanere ma purtroppo costretti a scappare. Non possiamo più assistere inermi allo spopolamento di questa nostra provincia, tutti abbiamo delle responsabilità, ma tutti abbiamo il dovere di reagire per bloccare ed invertire questa tendenza, e necessario lavorare assieme, ognuno con il proprio ruolo nell’interesse comune di un indispensabile sviluppo di questo nostro territorio .Con questo auspicio, vogliamo augurare a tutti un buon anno ,ricco di tante opportunità e di tanta salute”.