Leonforte. Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro tra il sindaco del Comune di Leonforte, il presidente del Consiglio Comunale, Massimiliano Trecarichi, e il presidente del Comitato Pro Ospedale, Turi Castrogiovanni, nel corso del quale è stato fatto il punto della situazione sullo stato in cui versa il nosocomio leonfortese. Lo ha comunicato il sindaco di Leonforte, Carmelo Barbera, che al termine dell’incontro ha dichiarato: “La situazione in cui versa il nostro ospedale non solo non ha visto alcun progresso rispetto ai giorni seguenti la protesta di quest’estate, ma purtroppo dobbiamo constatare ulteriori peggioramenti. Sarebbe inutile a questo punto soffermarsi sulle carenze che caratterizzano il “Ferro Branciforti Capra”. In questi anni abbiamo provato a dialogare, sia con l’Asp che con il Governo Regionale sentendoci dire che non solo ci sarebbe stato il loro impegno nel mantenimento di quanto già previsto dalla normativa, ma addirittura si è parlato anche di potenziamento. Abbiamo assistito, però, non solo al mancato potenziamento dello stesso, ma addirittura al depotenziamento del nostro ospedale. In assenza di risposte, dopo essere stati anche fin troppo pazienti, abbiamo imboccato la strada della protesta che ci ha portato quest’estate all’occupazione dell’ospedale, prendendoci anche una denuncia. Siamo stati ascoltati, per l’ennesima volta, dall’Assessore regionale alla salute, dalla Commissione Sanità, ci siamo ridati appuntamento a ottobre, ma ad oggi siamo caduti nel dimenticatoio. Proprio per questo abbiamo deciso di riprendere la protesta. Non possiamo abbandonarci alla rassegnazione né, tantomeno, possiamo credere che in un periodo di emergenza sanitaria non venga potenziato il nostro, come tutti gli altri ospedali. È il caso di dirlo: invece di potenziare le corsie, con uomini e mezzi, sono stati potenziati gli uffici! A tutto questo non ci stiamo più. Riprenderemo la protesta, nel pieno rispetto della legge, ma con fermezza; e se il problema è politico allora le forme di protesta saranno soprattutto rivolte alla politica; se non otteniamo risposte immediatamente, inizieremo anche a raccogliere le tessere elettorali in vista di tutte le prossime tornate elettorali”.