“Siamo felici di comunicare che la nostra proposta di creazione di un “Presidio Coworking” a Leonforte sia stata accolta favorevolmente dall’amministrazione comunale. L’iniziativa è nata con il preciso intento, condiviso appunto dall’amministrazione, di contrastare lo spopolamento utilizzando i fondi – 411 mila euro – destinati a iniziative di questo tipo”. E’ quanto annunciano in una nota i Giovani Democratici di Leonforte, l’Università Popolare, Parco Sottarco, Entroterra e Open Factory.
“In generale lo smart working può consentire ai lavoratori di restare nel proprio paese, può favorire il rientro di lavoratori che lavorano in smart working fuori dal loro paese di origine e può attirare lavoratori desiderosi di allontanarsi dai grandi centri alla ricerca di modelli di vita più “sostenibili”. Certamente si tratta di un nuovo modo di intendere il lavoro che apre le frontiere verso la mobilità, e la sua diffusione dipende molto dalla legislazione futura e dalle scelte delle aziende. In questo senso abbiamo ritenuto fondamentale iniziare a favorire questo processo realizzando a Leonforte un primo presidio di coworking. Si tratta di uno spazio lavorativo fornito di postazioni PC e connessione dati.  Recenti studi dimostrano che presidi di questo tipo, forniti di tutti gli strumenti adeguati al lavoro agile, non solo incoraggiano la presenza di nuovi residenti nei piccoli centri, ma anche consentono ai lavoratori una sana divisione tra casa e lavoro e favoriscono dinamiche relazionali di crescita professionale utili tra i lavoratori stessi”.
“Siamo in attesa di comunicazioni da parte dell’amministrazione comunale, la quale sta provvedendo alle sue valutazioni in merito alla scelta del luogo da destinare a questo presidio e siamo disponibili con entusiasmo a contribuire alla stesura di un regolamento d’uso del Presidio, per il quale è stata già coinvolta l’associazione Southworking (che sovrintende a livello nazionale a presidi di co-working)”.