PALERMO (ITALPRESS) – “L’obiettivo è quello di tornare in teatro, se ce lo fanno fare. Noi attori viviamo in stand by quando non c’è lo spettacolo”. Così all’Italpress Manlio Dovì, attore, comico, imitatore palermitano che non vede l’ora di rivedere il suo pubblico nei teatri per ricostituire il legame che lega i professionisti dello spettacolo alla gente. “Dobbiamo smaltire i chili che abbiamo accumulato nel lockdown – dice ridendo Dovì -. Piano piano ci stiamo riappropriando anche del sorriso perchè con le mascherine non si vede se il pubblico ride o no. Il teatro è il nostro tempio nel quale tornare per fare il nostro mestiere”. Per Dovì anche una parte nel nuovo film di Leonardo Pieraccioni “Il sesso degli angeli”: “Faccio la parte di un prete siciliano. Uscirà ad aprile. E’ stata una bella esperienza, Pieraccioni è un mio amico”.
In carriera tantissime imitazioni: Francesco Cossiga, Carlo d’Inghilterra, Vittorio Sgarbi, Piero Fassino e, di recente, Giuseppe Conte. “Quale nuova imitazione mi stuzzica? Canna-bis no, Mattarella-bis sì. Sono contento sia stato riconfermato come presidente della Repubblica. Mattarella mi piace”, dice Dovì imitando il Capo dello Stato. “La satira politica tira ancora? Ci saremmo sbizzarriti, anche se non ci sono più i politici di prima che erano già comici: Andreotti, Craxi, Di Pietro. Oggi ci sarebbe stata molta carne al fuoco”. Poi un aneddoto su Cinzia Leone, senatrice palermitana, che presentatasi per votare per il Capo dello Stato, all’uscita dall’urna non ha trovato più il suo cappotto: “Sapevo che dopo il voto c’era lo spoglio, ma non del cappotto – scherza Dovì -. Non ci sono più i personaggi di levatura sia politica sia come leadership ecco perchè ci mancano quelli di un tempo. Io che sono un Salvi-meloniano vedo in queste figure più spessore politico. Non mi sono mai espresso in politica perchè spero sempre di fare l’attore. Diceva Fava ‘un uomo deve difendere le sue idee, se non le difende o non è un grande uomo o non sono grandi ideè. Mi auguro che alla politica tornino personaggi di spessore che ci sappiano governare”. Infine sulla Sicilia e le prossime elezioni: “Bisogna andare a votare, dobbiamo dare uno scossone, un cambio. Altrimenti ci lamentiamo e basta, io mi auguro che la gente vada e che ci sia un cambio di rotta”.
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