di Paola Saija
Nissoria. Il Comune dice si a ospitare cittadini ucraini in fuga dalla guerra. La disponibilità è contenuta in una nota che il sindaco Armando Glorioso ha invito al Prefetto Matilde Pirrera.
Scrive il sindaco: “Eccellenza, in riferimento alla Vs richiesta di cui in oggetto si comunica la disponibilità ad ospitare nel nostro Comune persone provenienti dalla Ucraina, in numero da concordare, dopo aver verificato la disponibilità dei proprietari e gestori degli immobili individuati e a seconda delle richieste di codesta Prefettura. Sulla base di una sommaria ricognizione delle strutture disponibili, si fa presente che il nostro Comune è in grado, a partire dalla chiusura della mensa della scuola dell’infanzia, 31 maggio prossimo, di allestire anche due cucine per la fornitura di circa 200 pasti al giorno, con possibilità di allestire una mensa comune, nei locali adiacenti le suddette cucine, rendendo così più efficiente ed economica la preparazione dei pasti, ma anche facendo stare insieme queste persone che certamente verseranno in drammatiche condizioni psicologiche”.
“Per quanto riguarda invece la disponibilità di abitazioni nel nostro Comune ci sono tre/quattro B&B che opportunamente convenzionati potrebbero ospitare circa 20/30 persone. Sono strutture con camere doppie e bagni in camera. Inoltre, numerose sono le abitazioni, case singole e appartamenti, arredati, non abitate che potrebbero essere locati a prezzi modici. Il costo attuale di una abitazione di 100 mq a Nissoria in grado di ospitare comodamente da 4 a 6 persone, da locare, è di circa 300,00 euro al mese, oltre spese per le utenze. Infine, si precisa, che non avendo avuto il tempo di interloquire con la popolazione, non si è in condizione di poter stabilire se ci sono persone che vorrebbero mettere a disposizione camere in famiglia, case, cucine e altra assistenza , in maniera volontaria e gratuita”.
“La nostra Amministrazione ha avuto in passato una esperienza di promozione della ospitalità con la creazione “di fatto” di un “Paese Albergo” che coinvolgeva circa 20 unità immobiliari, di altrettanti nissorini, che con la formula della “ospitalità in famiglia” ospitavano circa 25/30 persone alla settimana. Proprio il conflitto iniziato nel 2014 tra Russia e Ucraina fece interrompere questa esperienze che vedeva i russi come ospiti a Nissoria. Oggi quella esperienza maturata potremmo paradossalmente metterla a disposizione del popolo ucraino ingiustamente attaccato dalla Russia! I nostri concittadini non faranno mancare la loro tradizionale solidarietà. Si rimane a disposizione per eventuali chiarimenti”.