L’alta velocità ferroviaria attraverserà di netto la provincia di Enna, toccando il capoluogo. È questa è una realtà, diverso è il discorso se l’attuale classe politica vuole perdere l’opportunità. Di questo né è convinto Marco Greco, giovane consigliere comunale del Pd, che due settimane fa lanciò provocatoriamente l’allarme. “L’alta velocità – dice Greco – è una grande occasione per il territorio ennese dovremmo sfruttarla bene. Non è una gentile concessione ci siamo ritrovati dentro un grande progetto <Oslo-Palermo>”. Ma per il consigliere Pd al di là delle passerelle niente di concreto: “Nessuno fra istituzioni e mondo politico reclama ciò che è veramente necessario, istituire con urgenza un tavolo tecnico dove Ferrovie dello Stato, Comune, Stato e Regione mettano nero su bianco sul da farsi. E invece niente, solo proclami, sedute di consiglio comunale che servono solo a questo o quel politico per ottenere più visibilità. Siamo sulla strada giusta per replicare la ridicola esperienza del Freccia bianca”. Ma perchè Enna è così interessata all’altà velocità ferroviaria? Prima di tutto va sottolineato la sensibile riduzione delle distanze con Palermo e Catania; poi perchè il territorio viene fornito di un servizio che aiuta l’economia con la velocizzazione e la comodità nel trasporto di studenti, turisti, merci. Le asperità della zona non aiutano ed infatti i tecnici di Fs hanno fatto marcia indietro rispetto il progetto originario che voleva la realizzazione della stazione ferroviaria ad Enna bassa. Oggi la localizzazione è più a valle, Sacchitello o Mulinello. In questo caso esiste il problema di portare i viaggiatori in possimità della parte bassa della città. Sulla carta tre opzioni:

  • realizzazione di una sotterranea da Sacchitello o Mulinello fino ad Enna bassa;
  • bretella ferroviaria di circa 5 km fino alla contrada Baronessa con trenino;
  • realizzazione di una tratta per il trasporto gommato.

La prima, la più costosa, sarebbe pura teoria sulle altre due Fs pare stia valutando. “Ebbene questo – continua Greco – sarebbe il momento giusto per un intervento del Comune e invece registro un assordante silenzio se non iniziative che servono a reclamare solo visibilità. Sostanza niente”. E dire che alta velocità e stazione ferroviaria efficiente potrebbero essere un toccasana per la città e per il territorio circostante. Basti dire che solo l’università Kore conta mediamente circa 8 mila iscrizioni l’anno con un movimento cospicuo di studenti, professori, tecnici e famiglie. Ma c’è anche un’altra università ad Enna, la facoltà di Medicina dell’università rumena “Dunarea de Jos”, che movimenta un altro sostanzioso gruppo. Senza contare che da ottobre sarà attiva alla Kore una nuova facoltà, Scienze infermieristiche, che richiama tanto. Il trasporto ferrato, considerate le difficoltà per il gommato, parcheggi e alto costo del carburante, risponde bene alle nuove richieste. “Ma non per Enna – continua indignato il consigliere Greco – che non è riescito ad attivare un valido servizio con la vecchia stazione malgrado le richieste. I maggiori siti on line di turismo avvertono con grande evidenza che la stazione di Enna <NON E’ COLLEGATA>. A fronte di questo gravissimo disservizio qualcuno mi vuole spiegare perchè pur essendo il biglietto ferroviario più economico, il trasporto più comodo, uno studente, un turista o un viaggiatore qualsiasi dovrebbe scegliere il treno per arrivare ad Enna? La verità è che non offriamo un servizio valido e molti disertano il territorio anche per questo.” Parole che dovrebbero far riflettere chi di compentenza, infatti è assolutamente inutile riaprire e abbellire il Castello di Lombardia, investire su nuovi musei, dare forza al richiamo delle tradizioni se poi è scomodo e difficile arrivare, spostarsi e pernottare ad Enna. È una sorta di replica del fallimento della Venere di Morgantina che negli Stati Uniti ha richiamato turisti a milioni mentre oggi in pochi si ricordano che l’imponente statua è disponibile ad Aidone. Sul turismo e sulla mobilità in provincia c’è molto da fare ma pare che sia un problema che non appartenga a nessuno. “Enna rischia di perdere anche quest’ultimo treno. Il progetto Oslo-Palermo è vasto e andrà avanti lo stesso ma con l’inerzia della nostra classe politica e istituzionale i vagoni fileranno via senza offrire alcun servizio al capoluogo. Ripeto – conclude Greco – è urgente l’attivazione di un tavolo tecnico”. L’appello del consigliere Pd è netto chi lo deve raccogliere lo faccia in fretta perchè lo sviluppo del territorio oggi si può disegnare solo su pochi assi: mobilità, università e turismo.

Paolo Di Marco