Cinque i Progetti pilota di agricoltura sociale innovativa attraverso iniziative integrate di co-housing e co-produzione finanziate da un Avviso pubblico dell’Assessorato regionale alla Famiglia ed alle Politiche sociali.

Tra questi il progetto “Fattoria sociale del Welcome” presentato dall’A.T.S. (Associazione Temporanea di Scopo) composta dal Coordinamento Regionale Volontariato e Solidarietà Luciano Lama, come ente promotore, e come partner il GAL Rocca di Cerere, la Società cooperativa Incastri Creativi, di Palermo, il Consorzio Sale della Terra di Benevento, la Euroconsult di Enna, l’associazione Centro Studi Aurora di Santa Flavia (Pa) Mediter di Palermo e il Comune di Calascibetta.

Il progetto prevede l’avvio di nuove imprenditorialità, quale forma di accoglienza e inclusione socio-lavorativa di soggetti provenienti da paesi terzi per il contrasto allo sfruttamento del lavoro in agricoltura. L’obiettivo è di creare nuovi luoghi di aggregazione e di inclusione sociale attraverso attività innovative di agricoltura sociale e animazione territoriale, grazie ai terreni destinati all’attività pilota di agricoltura sociale, messi a disposizione dal Sindaco del Comune di Calascibetta, partner di progetto. Nello specifico, l’iniziativa progettuale intende creare un matching tra domanda e offerta di lavoro attraverso l’agricoltura sociale e la formazione specialistica indirizzata a lavoratori stranieri sfruttati sul territorio. Beneficiari sono destinatari vulnerabili e marginali provenienti dai Paesi Terzi: vittime di sfruttamento soggetti a caporale; lavoratori sottopagati a cottimo; donne sfruttate; braccianti agricoli e precari. Il settore d’intervento del progetto, il contrasto allo sfruttamento del lavoro in agricoltura per soggetti provenienti da Paesi Terzi. L’intervento sarà volto a creare una fattoria sociale dove poter attivare dei laboratori di formazione riguardanti l’agricoltura sociale, sfruttando le risorse del territorio e contestualmente attivando laboratori di animazione territoriale, sempre in ambito agricolo, al fine di dare sostenibilità alla struttura e coinvolgere all’interno di questa l’intero corpo sociale. I percorsi formativi verteranno sulla filiera agricola sostenibile, l’export, la commercializzazione digitale dei prodotti e sulla gestione delle fattorie sociali. Completato l’iter formativo, verrà costituita una start-up cooperativa che raccoglierà le due migliori proposte sulle tematiche attinenti ai processi di agricoltura sociale innovativa, presentate dagli stessi beneficiari.

“La possibilità di creare occasioni di lavoro per gli immigrati costituisce la via maestra ad una seria politica di integrazione – ci sottolinea il Presidente dell’Associazione Luciano Lama Michele Sabatino – sapendo che soprattutto in tema di creazione di nuove imprese sociali e di agricoltura sociale formate da giovani immigrati si può contribuire ad avviare un processo virtuoso di crescita e sviluppo dei territorio ennese”.